11.9 C
Napoli
giovedì, 25 Aprile 2024
  • Importazione di ricambi auto, una spinta dall’internazionalizzazione

    Importazione di ricambi auto, una spinta dall'internazionalizzazioneImportazione di ricambi auto, settore cruciale

    Stabilimenti in tutto il mondo e flusso incessante di componenti: sia i produttori sia l’aftermarket hanno bisogno dell’importazione di ricambi auto. A ricordare l’importanza di questo flusso di merci c’è, per esempio, una notizia che arriva dal Brasile. La Camera di commercio estero del ministero dell’Economia del Brasile ha deciso di ridurre al 2% la tassa sull’importazione di ricambi auto che non sono prodotti nel Paese. La tassazione media di questi prodotti era in precedenza del 16% e il provvedimento, dopo essere stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 23 dicembre, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022.

     

    L’importazione di ricambi auto rimedia a deficit produttivi

    Il Governo ha preso questa decisione a seguito delle richieste espresse nel corso di una consultazione pubblica e questa riduzione è motivata dal fatto che non è possibile trovare pezzi di 12 tipologie nel mercato nazionale. Questa delibera sostituisce inoltre le precedenti e riunisce in un unico atto normativo l’elenco dei prodotti con una riduzione del 2 per cento dell’aliquota dell’Imposta di importazione. L’elenco del Governo enumera 3.682 prodotti, 3.420 dei quali sono ricambi auto destinati alla produzione mentre i restanti 262 sono beni strumentali o del settore ICT – Information & Communication Technology.

     

    Ostacoli dannosi all’importazione di ricambi auto

    Ma l’importanza dell’importazione di ricambi auto è testimoniata anche dalla Brexit: il settore automobilistico è stato esentato dalle tariffe doganali del 10%, aliquota di default dell’Organizzazione mondiale del commercio, solo grazie a serrati negoziati intercorsi fra l’Unione europea e il Regno Unito. L’inevitabile aumento dei costi burocratici, dovuto a procedure comunque più complesse, ha comunque allarmato la SMMT (Society of Motor Manufacturers and Traders), che evidenzia come il lavoro d’ufficio necessario si applica a tutti i veicoli e i componenti tranne che a quelli destinati al mercato del Regno Unito. L’automotive non comprende però soltanto veicoli stradali: FederUnacoma, la federazione dei produttori di italiani di macchine agricole, aveva in precedenza comunicato la riduzione della tassa di importazione su ricambi e parti per veicoli incluse le macchine agricole fa parte della Camera del Commercio Estero brasiliano. Lo sgravio riguarda più di 400 parti per il settore automotive e delle macchine agricole, come pneumatici, cambi, pomelli, specchietti, motori, valvole, ingranaggi e così via. Un’altra testimonianza di come l’importazione di ricambi auto sia essenziale per il settore automotive.

     

    Nicodemo Angì

     

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie