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sabato, 20 Aprile 2024
  • La carenza di chip che colpisce anche l’aftermarket

    Moria di chip in aftermarket.

    La pandemia da coronavirus ha causato molti danni che si aggiungono alla tragedia umana dei milioni di morti. Fra questi possiamo citare la carenza di chip, quei circuiti integrati ormai vitali per l’automotive e quindi anche per l’aftermaket. Non scopriamo certo oggi che le automobili dipendono dall’elettronica e i danni che la carenza di chip sta provocando lo confermano drammaticamente. Reuters ha dichiarato, senza mezzi termini, che “aziende e consumatori di tutto il mondo si trovano ad affrontare una carenza senza precedenti di microchip“. La questione è sotto gli occhi del Gruppo componenti di ANFIA, che l’ha inserita fra i fattori di incertezza nella ricetta del rilancio della componentistica auto.

     

    Carenza di chip e automotive

    Avevamo già cercato di capire i motivi della carenza di chip e le sue ricadute sull’automotive. È un intreccio che comprende anche la ‘concorrenza’ fra l’automotive e la tentacolare industria dell’elettronica di consumo, che ha quasi prosciugato le forniture di chip per i massicci acquisti computer, console di gioco, televisori e altri prodotti. Le sanzioni contro le società tecnologiche cinesi, incidenti nelle fabbriche asiatiche (come quella di Renesas, che fornisce chip per una sofisticata videocamera Bosch), il maltempo che ha interrotto la produzione di Samsung, Infineon e NXP in Texas e l’aumento delle richieste per i server e i dispositivi medicali hanno ulteriormente aggravato la carenza di chip, che sta colpendo anche prodotti quali smartphone, frigoriferi e forni a microonde. L’automotive è stato svantaggiato dal drastico taglio degli ordini durante il lockdown e, paradossalmente, dalla ripresa della primavera-estate più forte del previsto. La corsa ai chip per fare scorte ha alzato i costi anche degli integrati più semplici, con un conseguente, generalizzato aumento dei prezzi dei prodotti finiti.

     

    Moria di chip in aftermarketL’aftermarket soffrirà per la carenza di chip?

    La mancanza di componenti può bloccare intere linee di montaggio: come consegnare una vettura priva di strumentazione o di ADAS? Le strumentazioni su display e i sistemi di assistenza alla guida sono già molto bisognosi di chip ma i veicoli elettrificati sono addirittura ‘voraci’, con i loro sofisticati inverter e caricabatteria. Se la carenza di chip non si risolverà a breve, si avranno conseguenze anche per l’aftermarket. A dirlo è, per esempio, Ann Wilson, Senior vice president of Government Affairs dell’americana Motor & Equipment Manufacturers Association. Una sua recente dichiarazione sottolinea che “la carenza di chip non ha ancora  impattato in modo specifico il mercato dei ricambi. Voglio comunque sottolineare la parola ‘ancora’. È una crisi globale che sta colpendo molto i costruttori americani, sia nel settore automobilistico sia in quello dei veicoli e commerciali“. Si stanno predisponendo contromisure, ad esempio con i nuovi stabilimenti di Intel, ma gli operatori aftermaket coinvolti nei ricambi dovrebbero seguire con attenzione questi scenari per muoversi al meglio.

     

    Nicodemo Angì

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