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martedì, 03 Dicembre 2024
  • Bolle sugli pneumatici, cosa sono e cosa si deve fare

    Bolle sugli pneumatici

    Le bolle sugli pneumatici devono mettere in allarme, vediamo perché.

    Bolle sugli pneumatici, perché sono pericolose

    Le coperture sono l’unico tramite fra il veicolo e la strada e quindi la presenza di bolle sugli pneumatici deve mettere in allarme l’automobilista. Un rigonfiamento sul fianco della copertura indica infatti un danno grave alla struttura dello pneumatico che lo indeboliscono molto, al punto che il suo lo scoppio è solo questione di tempo.

    Cosa significa se ci sono bolle sugli pneumatici

    Michelin nel suo sito scrive testualmente: “La comparsa di bolle sul fianco dello pneumatico significa che le tele della carcassa sotto si rotte: in questa situazione lo pneumatico è esposto al rischio di un’immediata perdita di pressione. E se ciò dovesse avvenire durante la guida a velocità elevate, per esempio in autostrada, la repentina perdita di pressione della gomma, o addirittura il suo scoppio, potrebbe portare alla perdita di controllo del veicolo e causare così un incidente. Come accade per i tagli e i danneggiamenti in generale, le bolle potrebbero apparire tanto sul fianco interno quanto su quello esterno: esse potrebbero quindi non essere visibili esaminando il veicolo dall’esterno. La presenza di una bolla nel fianco dello pneumatico potrebbe creare vibrazioni anomale e questo segnale, quindi, non dovrebbe essere preso alla leggera ma segnalato a uno specialista”.

    Quando è il battistrada a subire una foratura è possibile ripararlo perché le “cinture” sul quale è costruito impediscono la formazione di bolle sul battistrada stesso: una toppa vulcanizzata applicata con perizia sul foro è approvata e considerata in grado di ripristinare le stesse prestazioni dello pneumatico integro.

    Lo stesso non vale, però, per il fianco: se esso si buca o subisce un taglio  è praticamente impossibile riparare la gomma e ripristinare le sue prestazioni e la sua sicurezza e quindi va sostituita. I

    Cosa fare per evitare le bolle sugli pneumatici

    In effetti i fianchi sono più sottili del battistrada e sono “armati”, a differenza del battistrada stesso, solo con tele piuttosto sottili; è poi da notare che le bolle sugli pneumatici possono evidenziarsi anche a una certa distanza dal punto dell’impatto perché l’aria può “camminare” sotto le tele.

    Per fortuna c’è qualcosa che si può fare per ridurre le eventualità che nascano rigonfiamenti o bolle sugli pneumatici, per esempio facendo in modo che le gomme siano gonfiate alla pressione raccomandata dal costruttore del veicolo. Essenziale è poi l’evitare gli urti contro i marciapiedi e le buche profonde.

    Questi urti – le ruote anteriori sono più soggette ai danni perché hanno maggiori probabilità di urtare – potrebbero danneggiare la gomma o persino tranciare i cavi di nylon dei tessuti che rinforzano il fianco, ad esempio perché la flessione dello pneumatico è stata così ampia da farlo urtare violentemente contro il bordo del cerchione.

    È anche possibile che lo pneumatico sia difettoso di fabbrica ma l’eventualità è remota se il produttore è uno di quelli collaudati da decenni. Gli pneumatici vanno ispezionati regolarmente, anche sul lato interno, per cercare eventuali screpolature, tagli o rigonfiamenti e occorre fare attenzione ai detergenti per le gomme perché quelli a base siliconica possono risultare aggressivi verso la mescola.

    Posso guidare con le bolle sugli pneumatici?

    Può a questo punto porsi una domanda: si può guidare in presenza di bolle sugli pneumatici?

    È possibile guidare ma con la massima prudenza, a bassa velocità e con la vettura scarica: il rigonfiamento si espanderà nel tempo fino a portare alla rottura dello pneumatico o al suo scoppio e quindi il tragitto più sensato da fare è quello fino al più vicino gommista.

     

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