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giovedì, 09 Maggio 2024
  • Aria condizionata auto, la guida per un impianto efficace

    Aria condizionata auto

    Si può ottenere il massimo dall’aria condizionata auto? L’aria condizionata auto è più che utile: permette di viaggiare nel comfort sotto la canicola agostana così come di avere visibilità ottimale durante i mesi invernali, liberando i vetri dall’appannamento.

    Come usare correttamente il sistema di aria condizionata in auto

    Per godere a lungo di queste importantissime funzioni occorre però avere una certa cura perché l’impianto funzioni in modo ottimale per molti anni. Questa guida indica una serie di controlli da fare tenendo ben presente che occorre sempre consultare il manuale d’uso per trovare eventuali rimedi ai malfunzionamenti e che se non si sa bene cosa fare occorre rivolgersi a un professionista.

    Una primo consiglio è: controllare le ventole del climatizzatore, partendo da quella del condensatore: accendendo l’aria condizionata al massimo essa deve partire, girando a un buon ritmo.

    Se questo non avviene non ci sarà circolazione di aria sufficiente a garantire che il condensatore (ha l’aspetto di un radiatore di raffreddamento motore, solo più piccolo) si raffreddi abbastanza da consentire all’aria condizionata auto di funzionare efficacemente.

    Se la ventola è guasta il climatizzatore probabilmente non si accenderà o si fermerà poco dopo ma se l’impianto è dotato di due ventole e una è rotta sistema continuerà a funzionare renderà poco nelle giornate più calde, costringendo a un superlavoro il compressore, visto che il refrigerante non si sarà raffreddato a sufficienza nel condensatore, elemento cruciale del climatizzatore.

    Non è raro che la riparazione del compressore dell’aria condizionata sia causata da rottura o malfunzionamento della ventola più che dal compressore in sé. Per sprigionare tutta la potenza dell’aria condizionata auto è necessario che anche la ventola che immette l’aria nell’abitacolo lavori efficacemente: aprendo il cofano si potrà verificare la presenza di foglie e altri detriti nella presa d’aria del climatizzatore, che se presenti andranno rimossi accuratamente.

    Il passo successivo è il controllo del filtro antipolline, che va pulito, se possibile, o sostituito: in questo modo si mantiene efficiente un altro componente importante, l’evaporatore, ossia lo scambiatore di calore che trasferisce la bassa temperatura del refrigerante all’aria che entra nell’abitacolo.

    Come capire se l’aria condizionata auto è rotta

    Anche il condensatore, come tutti i radiatori, dovrebbe essere privo di detriti quali polvere e insetti: la sua pulizia periodica aumenterà l’efficienza dell’aria condizionata auto. Fra i sintomi che dovrebbero mettere in allarme c’è il rumore che si avverte accendendo il climatizzatore: un forte clic è normale, perché è l’innesto del compressore ma se si avverte una specie di rombo o ululato allora il compressore potrebbe essere prossimo a bruciarsi.

    Una sorta di sibilo o “sospiro” dietro il cruscotto mentre il compressore si accende e si spegne può far pensare al refrigerante prossimo all’esaurimento, una condizione che può essere risolta solo in officina: questo non solo diminuisce l’efficacia dell’impianto ma può guastarlo perché nel fluido è presente il lubrificante per i vari componenti.

    Se nell’abitacolo entra odore di muffa o si manifestano allergie allora potrebbe esserci un accumulo di muffe e/o batteri nel sistema: per debellarli non basta cambiare i filtri ma occorre igienizzare tutto l’impianto, per esempio con gli spray tecnici Motip.

    Un odore insolito potrebbe anche significare che l’evaporatore perde, rilasciando nell’impianto il refrigerante. Un altro controllo che riguarda l’evaporatore prevede l’uso di un termometro elettronico all’uscita di una bocchetta di uscita dell’aria: si deve accendere l’impianto, impostare la ventola alla velocità 1 o 2 e e impostare il sistema su “ricircolo”.

    La temperatura dovrebbe essere inferiore a 8 gradi ma deve variare periodicamente perché il compressore si accende e si spegne altrimenti nell’evaporatore si formerà del ghiaccio.

    Se il termometro segna meno di 5 gradi potrebbe esserci un guasto in qualche sensore o valvola o, più semplicemente, il filtro dell’aria dell’abitacolo è intasato e quindi la poca aria che circola non riesce a scongelare l’evaporatore. Un altro elemento che rende meno efficiente l’aria condizionata auto è lo slittamento della cinghia che trascina il compressore: se allentata o danneggiata scivolerà, provocando una rotazione irregolare del compressore, cosa che non solo ridurrà l’efficienza del condizionatore ma potrebbe danneggiare il compressore stesso.

    Cosa fare se non funziona aria condizionata auto

    Insomma, se l’aria condizionata dell’auto non funziona, inizia controllando il livello del refrigerante, poiché una carenza può impedire il funzionamento corretto del sistema. Verifica anche lo stato del fusibile e del relè dell’aria condizionata; se sono danneggiati, sostituiscili. Inoltre, controlla eventuali perdite nel sistema e assicurati che il compressore sia attivo e funzionante. Se dopo queste verifiche il problema persiste, è consigliabile rivolgersi a un professionista per un controllo approfondito e per evitare danni maggiori.

    Quanto costa far aggiustare l’aria condizionata auto

    Il costo per riparare l’aria condizionata dell’auto può variare notevolmente a seconda del problema specifico e del modello di auto. Una semplice ricarica del refrigerante può costare intorno ai 50-150 euro, mentre riparazioni più complesse, come la sostituzione del compressore, possono superare i 500 euro. È sempre consigliato ottenere un preventivo dettagliato da un tecnico specializzato per avere un’idea precisa dei costi coinvolti.

     

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