Scaldare il motore prima di partire, si o no?
Quello che per gli automobilisti (e i motociclisti) di qualche decennio fa, scaldare il motore prima di partire, era dogmatico oggi non lo è più: vediamo perché. Quando fa freddo, magari al punto tale da ricoprire l’automobile di un candido manto di brina, ci vengono in mente le raccomandazioni dei nostri padri o nonni che invitavano ad aspettare da fermi con il motore al minimo finché la temperatura del refrigerante non fosse salita almeno un po’. Si potevano vedere quindi diversi automobilisti e centauri aspettare pazientemente che la lancetta del termometro dell’acqua si muovesse un po’. Questa sorta di rito oggi non ha più ragion d’essere perché i motori di ieri sono ben diversi da quelli di oggi. I propulsori moderni, alimentati a iniezione e ricchi di sensori evoluti, adattano in tempo reale la carburazione e gestiscono finemente le temperature in maniera tale da rendere inutile scaldare il motore prima di partire.
Il carburatore rendeva necessario scaldare il motore prima di partire
Quando l’alimentazione era affidata ai carburatori o alle pompe d’iniezione del gasolio prive di controllo elettronico il corretto funzionamento del motore richiedeva più di qualche minuto per instaurarsi. Nei motori a benzina, per esempio, il carburante si condensava nel collettore di aspirazione e occorreva azionare lo starter per arricchire la miscela in modo che il motore potesse reggere il minimo. Ogni motore ha una sua temperatura di esercizio fissata in sede di progetto e alla quale il funzionamento è efficiente e anche la durata è massimizzata. Scaldare il motore prima di partire lasciandolo minuti e minuti al minimo oggi non solo è inutile ma è anche controproducente: il carburante in più che viene iniettato fino a che la temperatura non è salita almeno un po’ rischia, però di non bruciare completamente, “lavando” l’olio dalle pareti dei cilindri e di arrivare alla coppa, danneggiando le proprietà lubrificanti dell’olio stesso e aumentando il consumo del motore.
Scaldare il motore prima di partire? Meglio muovere l’automobile
Questi fenomeni negativi cessano di esistere quando il motore e i suoi fluidi raggiungono la temperatura di progetto e il punto è proprio questo: scaldare il motore prima di partire lasciandolo girare al minimo rende molto lungo il tempo necessario a raggiungere il regime termico ottimale. È quindi molto meglio avviare il motore e attendere una decina di secondi prima di partire, trattando con delicatezza l’acceleratore e moderando la velocità fino a che la temperatura non sia salita almeno un po’. In questo modo il raggiungimento della giusta temperatura avverrà più rapidamente, dato che la combustione sarà più energetica rispetto a quel che non avviene al minimo, Questo metodo ha anche il vantaggio di portare a temperatura anche altre parti della vettura, quali cambio e trasmissione. Le auto d’epoca e in generale quelle a carburatore possono invece trarre vantaggi dallo scaldare il motore prima di partire ma anche in questo caso è inutile aspettare decine di minuti al minimo. Un consiglio che si può dare è quello di aspettare che la spia generale del controllo motore (ha la forma di un motore stilizzato ed è generalmente arancione) si spenga prima di avviare il motore: in questo modo si dà tempo alla centralina i fare il check di sensori e attuatori e l’avviamento sarà immediato ad ogni temperatura esterna.
A cura di Nicodemo Angì