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lunedì, 24 Novembre 2025

Ecobonus 2025: tra boom di voucher e attese interminabili

Ecobonus

L’Ecobonus 2025 ha messo in evidenza la forza della domanda di auto elettriche, scatenando in poche ore una corsa collettiva capace di saturare piattaforme digitali e mettere sotto pressione concessionarie di tutta Italia. L’apertura del portale, avvenuta il 22 ottobre, ha segnato l’inizio di una vera maratona: oltre 55.700 voucher generati quasi in tempo reale e un plafond destinato ai veicoli a zero emissioni svuotato con tempistiche mai registrate in precedenza.

L’incentivo, che prevede uno sconto di 9.000 o 11.000 euro in base all’ISEE, ha attirato un’adesione massiccia. Ma l’emissione del voucher ecobonus è solo il primo passo: per renderlo valido è necessaria la conferma della concessionaria entro 30 giorni. Un passaggio decisivo che, nelle ultime settimane, si sta rivelando il vero collo di bottiglia di tutta la procedura.

Validazioni Ecobonus 2025: lo stato reale delle pratiche

Il sistema prevede che, in assenza di validazione nei tempi stabiliti, il bonus decada e le risorse tornino nel fondo, pronte a essere redistribuite. Sulla carta un meccanismo virtuoso, nella pratica un percorso rallentato da carichi di lavoro elevati e da una piattaforma non sempre reattiva.

A quasi un mese dal via, i numeri mostrano una situazione sfaccettata: sul portale risultano confermati 41.886 voucher, pari al 75,1% del totale. Restano invece in sospeso 13.888 pratiche, cioè il 24,9%, una quota tutt’altro che marginale.

Nei gruppi social dedicati alle elettriche, gli utenti raccontano attese più lunghe del previsto, difficoltà operative da parte dei rivenditori e aggiornamenti che spesso procedono con lentezza. Nonostante ciò, è plausibile che la percentuale di validazioni continui a crescere nei prossimi giorni, pur con il rischio concreto che una parte dei voucher non arrivi mai alla conferma finale.

L’eventuale decadenza di migliaia di richieste aprirebbe un nuovo scenario: la creazione di un possibile “tesoretto” di fondi residui che potrebbe tornare disponibile per nuovi richiedenti. Un’opportunità inattesa che rischia di riaccendere la competizione per accedere agli incentivi e influire sulle dinamiche del mercato elettrico.

In un contesto così dinamico, resta da capire se il ritmo delle validazioni saprà finalmente accelerare e quale volume di risorse potrà effettivamente rientrare in circolo. Ciò che emerge con chiarezza è che l’Ecobonus 2025 continua a muovere numeri, aspettative e tensioni, confermandosi uno dei temi più caldi della transizione verso la mobilità a zero emissioni.

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Marco Lasala

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