L’anno nuovo si apre con un netto calo per l’industria auto italiana. Secondo i dati ISTAT, la produzione del comparto automotive ha subito una contrazione del 25,3% rispetto a gennaio 2024, confermando una tendenza negativa che si protrae da mesi.
Approfondendo i singoli segmenti, emerge un quadro auto italiana estremamente eterogeneo:
- fabbricazione di autoveicoli (Codice Ateco 29.1): -37%
- fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (Codice Ateco 29.2): +7%
- fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e motori (Codice Ateco 29.3): -15,4%
Ancora più allarmante è il crollo della produzione di autovetture, che ha registrato un impressionante -63,4% rispetto all’anno precedente, con appena 10.800 unità prodotte nel mese di gennaio.
Il comparto automotive non è l’unico settore in difficoltà: l’intero panorama industriale italiano mostra segnali di debolezza. A gennaio 2025, l’indice generale della produzione industriale è sceso dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2024.
Anche il fatturato dell’industria ha chiuso l’anno precedente con il segno meno: -1,4% a dicembre 2024, con una flessione del 3,4% sull’intero anno.
Le dichiarazioni di ANFIA: “Servono misure concrete nel mercato auto italiano”
Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, ha espresso grande preoccupazione per la situazione:
“L’industria automotive italiana continua a soffrire, con una produzione in forte calo. Il piano d’azione della Commissione Europea, presentato il 5 marzo, non fornisce risposte adeguate per sostenere la competitività del settore. È essenziale un intervento più incisivo per riequilibrare i costi dell’energia rispetto ai nostri principali concorrenti, come Stati Uniti e Cina“.
Secondo ANFIA, servirebbe un piano d’azione con date certe e fondi destinati agli interventi necessari, tra cui un programma di rinnovo del parco auto europeo. Attualmente, l’età media dei veicoli circolanti è 12,5 anni, con conseguenze negative in termini di emissioni e sicurezza.
Export e import auto italiana: il peso della bilancia commerciale
L’export di autoveicoli italiani nel periodo gennaio-novembre 2024 ha raggiunto i 16,4 miliardi di euro, mentre l’import ha toccato i 33,7 miliardi. I principali mercati di destinazione sono:
- Stati Uniti (19% dell’export)
- Germania (15,4%)
- Francia (11,3%)
Sul fronte della componentistica, l’export ha generato 23 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo di 6,4 miliardi di euro.
I numeri relativi al fatturato del settore automotive confermano il trend negativo:
- Dicembre 2024: -14,3% rispetto all’anno precedente
- Fatturato interno: -17%
- Fatturato estero: -11,4%.
- Anno 2024 nel complesso: -14,7%
- Fatturato interno: -16,9%
- Fatturato estero: -12,6%.
Anche il segmento delle parti e accessori ha subito una riduzione significativa, con una variazione tendenziale negativa del 18% a dicembre 2024.
L’industria automobilistica italiana affronta un momento critico, con un calo della produzione che rischia di avere pesanti ripercussioni su tutta la filiera. Per invertire questa tendenza, è necessario un piano di rilancio strutturato, con misure concrete a sostegno della competitività e un investimento strategico nel rinnovamento del parco auto.