Una rete di autodemolitori pronti a fornire assistenza e a operare secondo un proprio codice etico: Cobat presenta Cyclus, la rete certificata di autodemolitori per la gestione sostenibile e trasparente dei veicoli fuori uso.
In Italia il parco circolante è sempre più vecchio e obsoleto, Cyclus raccoglie i migliori operatori dell’autodemolizione grazie a una piattaforma digitale dedicata.
Trasparenza, tracciabilità e sicurezza, i dati delle vetture fuori uso convogliano e sono racchiusi in un unico grande contenitore virtuale. La nascita del nuovo networking è stata presentata in occasione della tavola rotonda che si è svolta nella Sala Capranichetta di Piazza Monte Citorio, in questa occasione erano presenti l’Ing. Silvia Grandi, Direttore Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’On. Patty L’Abbate, Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, dell’On. Marco Simiani, Membri della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, di Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e di Andrea Minutolo, Responsabile scientifico di Legambiente oltre che di Claudio De Persio, Amministratore Delegato di Cobat e di Haiki+ e del Direttore scientifico di Eprcomunicazione Roberto Della Seta.
A cosa servono gli autodemolitori della rete Cyclus
Ogni anno in Europa sono circa 6 milioni i veicoli fuori uso, nel nostro Paese superano il milione di unità, l’età media del parco circolante italiano supera i 12 anni, in questo contesto il recupero delle parti delle auto da rottamare è fondamentale.
Sul regolamento si è espressa Silvia Grandi: “Abbiamo manifestato qualche perplessità sul regolamento, specie sulle ripercussioni che avrebbe sul mercato interno, vorremmo ragionarci meglio e l’orientamento della presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione europea sembra aiutarci nei tempi. Vogliamo ascoltare anche gli stakeholder del settore, questo convegno è stato un’occasione di riflessione importante nell’ottica di un dialogo costruttivo: le vostre osservazioni sul tema saranno preziose“.