Carburanti alternativi, la vera scommessa per il futuro della mobilità sostenibile, l’elettrico si diffonde a macchia d’olio ma c’è ancora chi punta su alternative possibili come ad esempio l’Hydromethane, un mix di idrogeno e metano.
L’idrogeno è l’elemento chimico più abbondante sulla terra ma è anche raramente presente in forma pura, così per essere utilizzato occorrono una serie di trasformazioni, il suo abbinamento con il metano può generare dal punto di vista scientifico, un combustibile molto vantaggioso dall’elevata densità energetica per unità di massa, ovvero, altamente efficiente.
L’idrogeno e metano quando vengono bruciati producono acqua con emissioni di CO2 generalmente inferiori ai combustibili fossili convenzionali, tuttavia l’utilizzo dell’idrogeno presenta alcune sfide tecnologiche non di poco conto.
Il prof. Marco Mele, accademico e Amministratore Unico della SFBM (gruppo GSE) spiega l’importanza di tale nuovo vettore energetico: “L’idrogeno è l’elemento chimico più abbondante dell’universo, ma è raramente presente in forma pura sulla Terra. È quasi sempre combinato con altri elementi, per esempio nell’acqua (H2O). Tuttavia, l’idrogeno può essere prodotto da varie fonti di energia, inclusi i combustibili fossili e le energie rinnovabili. Una volta prodotto, l’idrogeno può essere miscelato con il metano per formare un combustibile per l’autotrazione. Dal punto di vista scientifico, la combinazione di idrogeno e metano può essere molto vantaggiosa. L’idrogeno ha un’alta densità energetica per unità di massa, il che significa che può fornire grande quantità di energia rispetto alla sua massa. Questo rende l’idrogeno un combustibile molto efficiente. D’altra parte, il metano (il principale componente del gas naturale) ha una densità energetica relativamente alta per unità di volume, che consente di immagazzinare e trasportare grandi quantità di energia in un piccolo spazio. Quando l’idrogeno e il metano sono miscelati, formano un combustibile che combina i vantaggi di entrambi. Il metano fornisce una densità energetica voluminosa, mentre l’idrogeno con la sua alta densità energetica per massa potenzia l’efficienza complessiva del combustibile”.
Carburanti alternativi: il rischio di infiammabilità dell’idrogeno
L’idrogeno è altamente infiammabile e richiede un’elevata energia di innesco, inoltre può provocare il fenomeno della fragilità dei metalli e ridurne la durata.
“Nuovi materiali resistenti alla fragilità dell’idrogeno sono in fase di sviluppo e i progressi nella tecnologiadelle celle a combustibile stanno apportando miglioramenti nell’efficienza e nella sicurezza dell’uso dell’idrogeno.
Per concludere, la miscela di idrogeno e metano per l’autotrazione può fornire una soluzione sostenibile ed ecologica alle sfide energetiche del futuro, nonostante le sfide tecniche presenti” spiega il prof. Mele.
