12.4 C
Napoli
venerdì, 19 Aprile 2024
  • Accordo Mekonomen Fisker per la mobilità elettrica nel Nord Europa

    L’accordo Mekonomen Fisker fa capire come cambia l’automotive.

    Fisker è un nome famoso anche se a volte non baciato dalla fortuna ma ora sembra aver preso la strada giusta e questo accordo Mekonomen Fisker lo conferma. La prossima Fisker Ocean, venduta online (la si può prenotare con 250 dollari) sarà infatti assistita dalle officine affiliate Mekonomen, che curerà anche la distribuzione dei ricambi. Chi segue le automobili ricorderà l’azienda fondata da Henrik Fisker e la sua ascesa, che l’ha persino portata all’acquisto di uno stabilimento di General Motors. Dopo varie traversie l’azienda californiana sembra aver trovato il giusto assetto e l’accordo Mekonomen Fisker apre alle elettriche Made in USA le porte del mercato di Danimarca, Svezia e Norvegia. Ricordiamo che Mekonomen è un grande gruppo svedese dell’aftermarket che ha, per esempio, rilevato da Hella i suoi distributori danesi e polacchi.

     

    Le basi dell’accordo Mekonomen Fisker

    Mekonomen Group è una grande realtà dell’aftermarket nordeuropeo, un distributore con 470 negozi e 3.600 officine affiliate. La dinamicità del marchio ha interessato anche LKQ, il grande gruppo che ha superato indenne anche il terribile 2020, che ha un sostanzioso pacchetto di azioni Mekonomen. Il gruppo svedese ha già accordi con altri costruttori di auto elettriche, come la cinese Xpeng, e quindi l’accordo con Fisker conferma il Nord Europa come la terra delle auto elettriche. La lettera d’intenti resa nota pochi giorni fa evidenzia che l’accordo Mekonomen Fisker diventerà operativo dopo l’inizio delle vendite della Fisker Ocean, il 17 novembre 2022. La portata dell’accordo è ampia perché Mekonomen si occuperà totalmente delle automobili Fisker, consegnandole e dando assistenza e servizi anche da remoto. In pratica tutte le attività di manutenzione e riparazione delle Ocean, comprese quelle che operano nelle flotte. L’accordo Mekonomen Fisker è un altro esempio di come potrebbe essere l’automotive del futuro: un modello ‘leggero’ (Fisker lo chiama Asset Lite) che ha già portato ad alleanze con service provider aftermarket come Cox Automotive e Rivus Fleet Solutions nel Regno Unito.

    Nicodemo Angì

     

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie