Renault annuncia un accordo con Polestar per la produzione della Polestar 4 nello stabilimento di Busan.
A partire dal secondo semestre 2025, grazie all’accordo tra Polestar, Geely Group e Renault Korea Motors la nuova Polestar 4 verrà prodotta nello stabilimento RKM di Busan, un veicolo destinato al mercato sudcoreano e all’esportazione in Nord America.
Il sito di Busan vanta oltre 2.000 dipendenti, da 23 anni rappresenta un’eccellenza dell’industria automobilistica e gode dell’invidiato status di leader del mercato sudcoreano per la qualità della produzione.
A partire dal 2022, Renault Korea si è specializzata nella produzione di veicoli elettrici alto di gamma dei segmenti D ed E, per il mercato interno ma anche per l’esportazione.
Polestar 4, il primo veicolo di una lunga serie di Renault Korea a Busan
Negli ultimi due anni, questo sito produttivo si è attestato come uno dei migliori OEM sudcoreani in termini di qualità, uno stabilimento concepito principalmente per esportare i veicoli prodotti al suo interno.
Stéphane Deblaise, CEO di RKM, ha dichiarato: “Polestar 4 sarà il primo veicolo elettrico prodotto nel nostro stabilimento di Busan. È simbolo del rinnovamento di Renault Korea Motors e della nostra ambiziosa visione per il futuro. Siamo particolarmente orgogliosi di questa nuova partnership e ringraziamo Polestar per la fiducia che ha risposto in noi. Più in generale, constatiamo che la forte partnership tra i nostri azionisti, il Gruppo Renault e Geely Group, apre nuove prospettive per il futuro immediato di Renault Korea“.
Thomas Ingenlath, CEO di Polestar, ha dichiarato: “Siamo lieti di compiere quest’ulteriore passo avanti nella diversificazione dei nostri siti produttivi con Geely Group e Renault Korea Motors, che condividono la nostra passione per la qualità e la mobilità sostenibile. Polestar 3 dovrà essere messa in produzione a inizio 2024 a Chengdu, in Cina, e poi, nell’estate del 2024, in South Carolina, negli Stati Uniti. I nostri obiettivi di crescita mondiale saranno presto soddisfatti da cinque stabilimenti dislocati in tre Paesi diversi“.
