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martedì, 29 Luglio 2025

Porsche Sepia Brown: l’eredità cromatica di una passione senza tempo

Porsche Sepia Brown: la storia di Richard Raimist

Tra le pareti di un garage di Jupiter, in Florida, si cela un piccolo museo dell’automobile. Caschi da corsa, trofei, modellini e insegne d’epoca fanno da sfondo a una collezione interamente dedicata a Porsche. In mezzo a sette esemplari spiccano tre vetture accomunate da una tinta ormai leggendaria: Sepia Brown. Un colore raro che, nel caso di Richard Raimist, è diventato il filo conduttore di un’intera esistenza a quattro ruote.

Raimist, dalla California al Sepia: l’inizio di una lunga storia

Nato e cresciuto a Los Angeles negli anni Sessanta, Raimist sviluppa fin da bambino una fascinazione per le Porsche che vede sfrecciare per strada. Nel 1973, dopo aver lavorato nel settore cinematografico a Hollywood, riesce ad acquistare la sua prima 911 T Targa, in arrivo dalla Germania. La tinta? Proprio Sepia Brown, una scelta fuori dagli schemi per la moda dell’epoca a Los Angeles. Un’auto che non è mai stata venduta: Richard la possiede ancora.

Quel colore, prodotto da Porsche tra il 1970 e il 1973, è stato scelto per soli 1.283 esemplari di 911, di cui 477 in versione Targa. Ma oltre al suo valore estetico, la 911 T di Raimist diventa una compagna di viaggio nelle corse e nella vita.

Da gentleman driver a team owner: la corsa di una vita

Dopo anni di utilizzo, Raimist mette l’auto in rimessa per un lustro, finché la sua compagna lo convince a rimetterla in strada. Non si limita però a una semplice revisione: la trasforma in un’auto da gara, con parafanghi in stile RS, gomme maggiorate, sterzo sportivo e un motore 3.2 del 1986. Si iscrive al Porsche Club of America e comincia a correre nelle gare amatoriali.

Il passo verso le competizioni è breve. Nel 1993 acquista una 911 Coupé del 1973 da preparare in specifica RSR, seguita da una Carrera RSR 3.8 (964) ufficiale per partecipare al campionato club racing della PCA. Gareggia sui circuiti più famosi degli Stati Uniti: Sebring, Laguna Seca, Road America, Watkins Glen.

Nel 1995 debutta nella 24 Ore di Daytona con una 911 Cup, concludendo 27° su 74 partenti. Un risultato straordinario per un pilota non professionista. L’anno successivo fonda il proprio team, Team A.R.E., ottenendo un podio all’IMSA GT Championship e tornando a Daytona dove conclude 6° assoluto e 2° di classe.

Dal 2000 Raimist si ritira dalle gare attive e si trasferisce in Florida. Continua a collaborare con altri team Porsche e a coltivare la sua passione per il ciclismo competitivo, che lo accompagna per oltre 40 anni.

Una nuova generazione di Porsche in Sepia Brown

Oggi, Richard è ancora un punto di riferimento per la comunità automobilistica locale. Partecipa ad eventi, condivide aneddoti online e, naturalmente, continua ad ampliare la sua collezione. Dopo le sue tre Porsche Sepia Brown, l’ultima novità è un Cayman GT4 RS, recentemente approvato da Porsche: sarà la quarta sportiva marrone della sua vita.

Per Richard Raimist, Sepia Brown non è solo un colore. È identità, memoria, passione. Un’icona che ha attraversato decenni, circuiti e capitoli di vita. E la sua storia, in fondo, è ancora tutta da scrivere.

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