La Omoda 5, il crossover compatta della casa automobilistica cinese, appartenente al gruppo cinese Chery, continuerà a essere il modello più piccolo disponibile sul mercato italiano almeno fino al 2025.
Con il suo design moderno, la tecnologia avanzata e le dimensioni compatte, la Omoda 5 ha conquistato il pubblico europeo, posizionandosi come un’opzione versatile e accessibile nel competitivo segmento delle SUV compatte. La strategia di espansione della casa automobilistica tuttavia, non si ferma qui.
Omoda, non solo SUV ma anche Crossover
A partire dal 2025, il marchio introdurrà due nuovi modelli di dimensioni maggiori, la Omoda 7 e la Omoda 9 – dal secondo trimestre – che saranno disponibili anche sul mercato italiano. Questi modelli, più grandi e spaziosi rispetto alla Omoda 5, saranno destinati a soddisfare le esigenze di famiglie e conducenti alla ricerca di un veicolo più ampio senza rinunciare a tecnologia e comfort. Mentre nel 2026 porterà in Italia la sua prima piccola crossover, la 3. Disponibile a benzina, ibrida o elettrica, avrà prezzi indicativi di partenza tra 20.000 e 25.000 euro. Nel frattempo, comunque, la gamma della casa si amplierà.
Per il primo trimestre del 2025, arriverà anche la variante a Gpl della Omoda 5, sempre col 1.6 turbo da 147 CV abbinato a un cambio robotizzato a doppia frizione a sette marce, è invece prevista; da circa 30.000 euro.
Per quanto riguarda la Omoda 7, essa sarà lunga 462 cm. Ci sarà a benzina (1.6 turbo da 147 CV) o ibrida plug-in. Quest’ultima, spinta da un 1.5 turbo abbinato a due unità elettriche, avrà 347 CV e dopo la ricarica potrà percorrere, secondo la casa, poco meno di 100 km col solo ausilio della batteria. Prezzo indicativo di partenza sui 32.000 euro (e sui 38.000 euro per la plug-in).
Omoda 9, invece è un suv 4×4 ibrida plug-in a benzina. Lunga 478 cm, è una Exeed Yaoguang (già venduta in Cina) con un diverso marchio. Il 1.5 turbo e due motori elettrici generano addirittura 610 CV; stimiamo un prezzo sotto i 55.000 euro.
