Hertz è pronta a dismettere nel corso del 2024 ben 20mila auto elettriche appartenenti alla sua flotta a livello mondiale.
Rappresenta uno dei più grandi noleggiatori di auto e furgoni al mondo, la Hertz è pronta a cambiare strategia annunciando così di voler vendere circa un terzo della sua flotta globale di auto elettriche.
All’origine di questo cambiamento ci sarebbe la scarsa domanda da parte della sua clientela di veicoli elettrici, Hertz fa sapere che parte dei proventi che deriveranno dalla vendita delle sue 20mila EV saranno impiegati per acquistare nuovi veicoli spinti con il tradizionale e parco motore endotermico.
Hertz: dopo Tesla e Polestar arriva il dietrofront
Una mossa, una strategia che realmente affonda le sue radici nel mercato e in quella richiesta che stenta a decollare, oltretutto il colosso dell’autonoleggio ha visto nel giro di pochi mesi anche la perdita di valore di centinaia di Tesla presenti nella sua flotta a causa del taglio dei prezzi e conseguentemente di un ribasso dei prezzi di listino del marchio americano specializzato nell’elettrico.
Ma alla base della dismissione delle 20mila auto elettriche di Hertz ci sarebbero anche altre due ragioni altrettanto valide.
Seppur le moderne auto elettriche hanno un’autonomia interessante e capace di soddisfar per almeno il 50% delle esigenze degli automobilisti, la scarsità delle colonnine elettriche rispetto alle care e vecchie stazioni di servizio sarebbe alla base di una domanda insufficiente a coprire in Hertz i costi di gestione del parco auto elettriche della sua flotta.
Le auto elettriche per quanto rappresentino il futuro e per quanto siano al centro dell’attenzione di oramai la quasi totalità delle case automobilistiche, si scontrano ad oggi, con la triste realtà di una rete di infrastrutture non ancora adatta e adeguata a favorirne il rapido e definitivo sviluppo.
La Hertz al termine della vendita delle sue 20mila auto elettriche è pronta a investire per ampliare il parco circolante dei veicoli endotermici e ibridi.
