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domenica, 23 Marzo 2025
  • Dazi imposti da Trump: rincari fino a 3.000 euro per le auto nel 2025

    Dazi imposti da Trump

    Il Presidente Donald Trump annuncia che gli Stati Uniti sono pronti per  imporre tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, anche da Canada e Messico, così come altri dazi all’importazione più tardi nella settimana e le conseguenze nell’industria automobilistica sono innanzitutto il rischio di una lievitazione dei prezzi delle auto fino a 3.000 euro nel 2025.

    Anche se l’Unione Europea dovesse essere esclusa dalle tariffe doganali, le ripercussioni sul mercato sarebbero comunque significative, con un impatto su case automobilistiche e consumatori di tutto il mondo. L’eventualità di dazi su Messico e Canada, due tra i principali paesi produttori di automobili destinate agli Stati Uniti, potrebbe causare perdite economiche consistenti per i maggiori marchi del settore. Federcarrozzieri avverte che il provvedimento, se attuato stabilmente dall’amministrazione Trump, innescherebbe un effetto domino sull’intero comparto automotive, colpendo aziende come Volkswagen, Audi, BMW, Stellantis, Honda, Hyundai, Kia, Mazda, Toyota e Nissan.

    Secondo le analisi, il Messico gioca un ruolo cruciale nella catena di approvvigionamento automobilistica: 3,5 milioni di autovetture vengono prodotte annualmente nel Paese, rappresentando il 44% delle vendite di Volkswagen negli USA e il 40% delle vendite di Stellantis (tra Messico e Canada).

    Impatti significativi si avrebbero anche su Nissan (31%), Mazda (23%) e Honda (13%).

    L’introduzione dei dazi potrebbe comportare una riduzione degli utili per le case automobilistiche compresa tra il 5% e il 15%, con conseguenti aumenti sui prezzi delle vetture. Secondo le previsioni degli analisti, i listini potrebbero salire di 2.500-3.000 euro a causa dei maggiori costi di produzione e distribuzione. Ma la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se l’Unione Europea decidesse di rispondere con contro-dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti.

    Donald Trump, Codacons e dazi 

    Il Codacons avverte che un tale scenario si tradurrebbe in una raffica di rincari per i consumatori italiani, colpendo non solo il settore automobilistico, ma anche altre industrie legate agli scambi commerciali tra i due blocchi.

    A rendere il quadro ancora più critico è la fragilità dell’economia tedesca. Secondo un’analisi della CGIA di Mestre, il rallentamento della Germania ha già generato danni significativi e potrebbe peggiorare con l’introduzione dei dazi USA. Essendo la Germania uno dei principali hub dell’industria automobilistica europea, eventuali difficoltà economiche potrebbero riflettersi su tutta la filiera produttiva continentale, amplificando le perdite per le case automobilistiche e influenzando i prezzi delle vetture vendute in Europa.

    L’incertezza sulle politiche commerciali statunitensi rappresenta in conclusione, un fattore di instabilità per l’intero settore automotive. Se i dazi venissero effettivamente applicati, le conseguenze sarebbero gravi sia per i produttori che per i consumatori, con un effetto a catena sui prezzi delle automobili e sulla competitività del mercato globale.

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