Ogni anno in Italia circa 1,5 milioni di incidenti vengono gestiti con il modulo di constatazione amichevole. Oggi, con l’introduzione del CAI digitale, la versione elettronica del tradizionale modulo cartaceo, si apre una nuova fase nella gestione dei sinistri: più moderna, sostenibile e orientata alla riduzione dei costi.
Sebbene il CAI digitale sia ancora agli esordi, l’adozione completa da parte delle compagnie assicurative potrebbe portare a una progressiva riduzione dei costi legati alla burocrazia, con riflessi positivi sulle tariffe RC auto. Tuttavia, l’implementazione iniziale comporta investimenti tecnici e gestionali che potrebbero ritardare i benefici per gli assicurati.
L’invio immediato del modulo digitale accelera l’avvio della pratica, ma le fasi successive, dalla perizia alla liquidazione, restano invariate. Il vantaggio in termini di tempo sarà quindi più percepibile nei casi semplici, mentre per gli incidenti complessi i tempi non subiranno cambiamenti significativi.
CAI digitale: la svolta tecnologica nella gestione dei sinistri
Il CAI digitale rappresenta anche un nuovo strumento nella lotta alle truffe assicurative. Grazie all’integrazione con tecnologie di intelligenza artificiale, è possibile rilevare incongruenze nei dati, schemi sospetti e potenziali frodi, proteggendo non solo le compagnie ma anche gli assicurati da un aumento ingiustificato dei premi.
Sostituire milioni di moduli cartacei con una soluzione digitale significa ridurre drasticamente l’uso di carta chimica, contribuendo concretamente alla tutela ambientale. Anche un’adozione parziale rappresenta un segnale importante verso la sostenibilità.
Il modulo digitale è già utilizzabile e ha piena validità legale, ma non tutte le compagnie lo hanno ancora adottato. Dal 2026, l’obbligo scatterà per tutti, mentre la versione cartacea continuerà a coesistere per chi preferisce le modalità tradizionali.