Alfa Romeo Giulia Veloce Ti Diesel è una berlina sportiva.
Pur se con qualche anno sulle spalle, con il model year 2020 che introduce delle novità tecnologiche, Alfa Romeo Giulia Veloce TI Diesel ha rafforzato la sua immagine di vettura che mette al primo posto il piacere di guida.
Nasce sulla piattaforma Giorgio, ora chiamata STLA-Large, dopo l’avvento Stellantis, ha dimensioni importanti, misurando 4,64 metri di lunghezza, 1,86 metri di larghezza ed 1,44 metri di altezza, e rappresenta il simbolo del ritorno alla trazione posteriore della casa del Biscione.
Alfa Romeo Giulia Veloce Ti Diesel 2021: 210 cavalli
La vettura è equipaggiata con il 4 cilindri turbo da 2,2 litri per 210 cavalli di potenza e 470 Nm di coppia a soli 1.750 giri e raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo km/h in 6,8 secondi per una velocità massima di 235 km/h.
Il propulsore è abbinato al cambio automatico ZF a otto rapporti selezionabile anche attraverso i paddle al volante in alluminio.
La vettura è dotata degli ammortizzatori attivi a smorzamento variabile, mentre il sistema frenante prevede l’Integrated Brake System, che rende l’auto sempre pronta per qualsiasi evenienza.
Massima personalizzazione per Alfa Romeo Giulia Veloce Ti Diesel 2021
Esteticamente, può essere configurata in base alla propria personalità. Il top di gamma, prevede un allestimento molto simile a quello della Quadrifoglio e alterna colorazioni black e white, con la carrozzeria Bianco Lunare ed i cerchi da 19” verniciati in nero lucido.
I gruppi ottici sono provvisti di tecnologia bi-xeno, notevole è la presenza della fibra di carbonio, materiale che riveste il trilobo frontale, le calotte degli specchietti retriovisori, minigonne e spoiler posteriore.
Altre personalizzazioni è possibile averle optando per il Pack Carbon Veloce Ti.
Tecnologicamente, la Giulia Veloce Ti ha la stessa dotazione degli altri modelli, come lo schermo da 8,8″ del sistema infotainment Connect 3D Nav System, che si può comandare con il Rotary Pack posto sul tunnel centrale e uno schermo TFT da 7″ inglobato all’interno dei quadranti analogici della strumentazione.
Marco Lasala
