Vecchi libroni pesanti e costosi…addio. Il ministero dell'Istruzione si adegua al trend mondiale sulla dematerializzazione dei libri di testo. Dall’anno prossimo saranno banditi tutti i testi scolastici attualmente adottati che non posseggono una versione web. Lo si legge su una circolare dove si dà la disposizione per i collegi dei docenti di adottare, dall’anno scolastico 2014/2015, solo libri nella versione digitale o mista. La notizia arriva direttamente dal ministero dell'Istruzione che ha diffuso un comunicato per spiegare che il ministro Francesco Profumo ha firmato il decreto ministeriale in materia di adozioni dei libri di testo. Nella circolare si legge :"Dal prossimo anno scolastico i libri di testo da adottare nelle scuole statali di ogni ordine e grado devono essere redatti in forma mista (parte cartacea e parte in formato digitale) ovvero debbono essere interamente scaricabili da internet. Pertanto, per l'anno scolastico 2012/2013, non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei", inoltre "si richiama l'attenzione dei dirigenti scolastici sulla esigenza di programmare con congruo anticipo tutte le attività ricognitive, propedeutiche alla delibera del collegio dei docenti, soprattutto in ordine alla verifica della forma (cartacea, mista o scaricabile da internet) dei testi attualmente in uso, al fine di individuare quelli che potrebbero essere confermati e quelli che necessariamente devono essere sostituiti. Quindi, è opportuno che tale ricognizione venga effettuata anche nelle more della acquisizione delle novità editoriali".
Inizialmente, l’innovazione riguarderà le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado e la prima e la terza classe della secondaria di II grado. L’obiettivo principale di questa modifica strutturale del sistema scolastico italiano ha un unico scopo. Fare cassa e ridurre le spese. A quanto pare i benefici economici sarebbero da subito tangibili. Si riducono del 20 per cento i tetti di spesa entro cui il collegio dei docenti deve mantenere il costo complessivo dei testi adottati, ma nel caso in cui l’intera dotazione libraria sia composta esclusivamente da libri in versione digitale la sforbiciata è più consistente con una riduzione che arriva fino al 30 per cento. Sono tutti soldi risparmiati e da reinvestire, come sottolinea una nota del ministero -“I risparmi ottenuti potranno essere utilizzati dalle scuole per dotare gli studenti dei supporti tecnologici necessari (tablet, Pc/portatili) ad utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e l’apprendimento”.
FONTE: vita.it