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lunedì, 29 Aprile 2024
  • Nick D’Aloisio: 17 anni vende la sua App e diventa ricco

    Un minorenne, Nick D’Aloisio, 17 anni di Wimbledon, crea, ma soprattutto vende, una applicazione a Yahoo!, il più grande ed importante portale americano, per ben 30 milioni di dollari. L’app in questione si chiama Summly ed è in grado di selezionare e riassumere in automatico su smartphone le notizie che circolano sul web. Quello che una volta veniva etichettato come bambino prodigio, adesso lo potremmo definire “genio hi-tech”. E’ un ragazzo semplice, non ancora diplomato e figlio di un avvocato e un broker. Nick ha lanciato la sua ‘creatura’  2 anni fa e nel giro di pochissimo tempo ha beneficiato di più di un milione di sterline di investimenti, grazie al sostegno del miliardario cinese Li Ka-Shing ed altri, fra cui l’attore Ashton Kutcher, Yoko Ono e la News Corp. di Rupert Murdoch.


    Non solo. Il gigante di Mountain View ha proposto a D’Aloisio e al suo staff di lavorare per Yahoo! Offerta prontamente accettata. “Nick e il team Summly si uniranno a Yahoo! nelle prossime settimane”, ha fatto sapere la società californiana. Summly consente di visualizzare le notizie online, prelevandole da centinaia di siti diversi e realizzandone un riassunto di circa 400 caratteri. L’idea venne a D’Aloisio mentre si preparava per un esame di storia, facendo lunghe e dispersive ricerche sul web. “Capii che avevo bisogno di qualcosa che semplificasse e riassumesse queste ricerche”, aveva raccontato alla Bbc nel 2011. Proprio quell’anno, il giovane aveva dato vita a Trimit, un’app per iOS in grado di riassumere un lungo testo in pochi caratteri, mantenendo ovviamente il senso generale del contenuto. Al tempo, fu Apple a notare le capacità del ragazzo, inserendo Trimit come App “in evidenza” all’interno del proprio store. Ma la prima esperienza non ebbe successo, rimanendo un prodotto di nicchia. Fu proprio dalle ceneri di quell’applicazione che D’Aloisio sviluppò in pochi mesi Summly il cui esordio ha conquistato oltre 200mila download degli utenti e l’interesse di un parterre variegato di investitori.

     

    FONTE: linkiensta.it

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