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lunedì, 22 Settembre 2025

IAA Mobility 2025: la rivoluzione elettrica parla cinese

Nuova BMW iX3

La IAA Mobility 2025 di Monaco ha lasciato un messaggio chiaro: l’elettrico non è più un’anticipazione del futuro, ma il presente dell’automotive globale. Allo stesso tempo, la Cina non si limita più a osservare: è diventata protagonista, pronta a contendere la leadership alle Case europee nel loro territorio. Camminando tra i padiglioni della fiera, la sensazione era netta: sembrava di essere a un grande salone di Pechino trapiantato in Baviera.

Se fino a poco tempo fa i marchi occidentali cercavano di bilanciare motori endotermici e progetti a batteria, oggi il cambio di passo è definitivo. BMW ha scelto Monaco e l’IAA Mobility 2025 per presentare in anteprima mondiale la prima vettura della Neue Klasse, manifesto tecnologico 100% elettrico. Volkswagen ha rinnovato la gamma ID con due modelli dal forte richiamo simbolico, ID.Polo e ID.Cross. Opel, pur senza la presenza ufficiale di Stellantis, ha colto l’occasione per mostrare una Mokka elettrica sportiva e un concept a zero emissioni. Il dato più eloquente: oltre l’80% delle novità esposte riguardava vetture elettriche, mentre ibride e termiche restavano sullo sfondo. Persino Renault e Volkswagen, con Clio e T-Roc restyling, hanno avuto un ruolo secondario rispetto ai riflettori puntati sugli EV.

IAA Mobility: l’offensiva cinese a Monaco

Il dato che ha sorpreso maggiormente è stata la portata della presenza asiatica. Su circa 750 espositori, metà provenivano da fuori Europa e 116 solo dalla Cina. Non semplici presenze simboliche, ma stand imponenti e curati, con un obiettivo preciso: conquistare il cliente europeo. Oltre ai nomi già conosciuti come BYD, XPeng e Leapmotor, hanno fatto il loro ingresso realtà come Changan con i brand Avatr e Deepal, Hongqi, GAC con due debutti per l’Europa e Dongfeng con il marchio Forthing. Non sono mancate apparizioni curiose, come la Xiaomi YU7 e la compatta Firefly di NIO, presentate come dimostrative presso fornitori di componentistica.

Parallelamente, la Cina ha lanciato segnali concreti di radicamento sul mercato europeo. Durante la fiera, BYD ha annunciato la produzione locale della Dolphin Surf, mentre XPeng ha firmato un accordo con Magna per l’assemblaggio in Austria dei SUV G6 e G9, mossa strategica per aggirare i dazi doganali.

Se i costruttori giapponesi hanno preferito non partecipare, altri hanno sfruttato l’occasione per mettersi in mostra. Lucid, dagli Stati Uniti, ha proposto un nuovo SUV elettrico premium, mentre la turca Togg ha ribadito l’intenzione di consolidare la propria espansione europea partendo dalla Germania.

Lo IAA Mobility 2025 ha quindi sancito un cambiamento irreversibile: l’elettrico non è più un’eccezione ma la norma, e la Cina non è più un attore distante bensì un concorrente diretto, organizzato e aggressivo, pronto a ridefinire gli equilibri del settore automobilistico globale.

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