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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Cybertruck Tesla: perché il flop del pickup elettrico pesa sui conti dell’azienda

    Cybertruck Tesla: perché il flop del pickup elettrico pesa sui conti dell'azienda

    Il Cybertruck, il futuristico pickup elettrico di Tesla, doveva essere una rivoluzione. Annunciato con entusiasmo e supportato da oltre un milione di prenotazioni, si è rivelato invece un progetto dai contorni problematici. A oltre un anno dalle prime consegne, i numeri reali raccontano una storia molto diversa: appena 46.096 unità vendute in 14 mesi, contro le 250.000 previste annualmente.

    Uno dei principali ostacoli al successo del veicolo è stato il prezzo. Elon Musk aveva inizialmente promesso un listino intorno ai 40.000 dollari, ma il modello di produzione parte da oltre 60.990 dollari, scoraggiando una larga fascia di potenziali clienti. A questo si sono aggiunti problemi tecnici rilevanti: Tesla ha richiamato più di 46.000 Cybertruck per un difetto nell’adesivo della carrozzeria, un’operazione che ha sollevato interrogativi sulla qualità costruttiva.

    Nemmeno l’aspetto estetico ha aiutato. Il design spigoloso e ultramoderno ha diviso l’opinione pubblica, soprattutto negli Stati Uniti, dove l’utente medio dei pickup è legato a uno stile più tradizionale. La concorrenza ha fatto il resto: Ford con l’F-150 Lightning e Rivian con l’R1T hanno saputo intercettare meglio le esigenze del segmento, sottraendo clienti a Tesla.

    Le ripercussioni non si sono fatte attendere.

    Elon Musk ha ammesso le difficoltà: “Con il Cybertruck ci siamo scavati la fossa da soli”.

    Nel terzo trimestre del 2023, pur registrando un aumento del fatturato del 9%, Tesla ha visto crollare gli utili del 44%, passando da 3,29 miliardi a 1,85 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gran parte di questo calo è legato agli elevati costi di sviluppo del Cybertruck e alla sua difficoltà nel diventare un prodotto redditizio.

    Oltre ai problemi finanziari, Tesla sta vivendo una crisi d’immagine. Alcuni proprietari dei modelli del marchio hanno riportato episodi di vandalismo e una crescente percezione negativa legata al possesso di una Tesla, un fattore che potrebbe influire ulteriormente sulla domanda.

    Per uscire da questa impasse, l’azienda dovrà affrontare con decisione le criticità produttive e migliorare la qualità del veicolo. Un’altra leva chiave potrebbe essere il prezzo: un listino più competitivo potrebbe rendere il Cybertruck appetibile a una platea più ampia.

    Nel frattempo, la Gigafactory in Texas – progettata per produrre oltre 125.000 pickup elettrici all’anno – sembra già rivedere i suoi piani. I rallentamenti nelle vendite avrebbero spinto Tesla a spostare parte del personale dalla linea del Cybertruck a quella della più venduta Model Y, segno evidente che il flop del pickup sta costando caro, in tutti i sensi.

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