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sabato, 31 Maggio 2025
  • Astemo aftermarket Italia: un nuovo protagonista a livello premium

    In occasione di Autopromotech 2025, Giovanni Manzoni, Sales Manager di Astemo Italia, ha illustrato l’ambiziosa strategia con cui il gruppo giapponese si sta affacciando nel settore aftermarket nazionale.

    Astemo nasce nel 2021 dalla fusione tra Hitachi, Honda e il governo nipponico, affermandosi subito tra le più solide realtà globali nella componentistica per veicoli.

    Il 2025 segna l’ingresso ufficiale nel mercato italiano dell’aftermarket, con un’offerta in grado di competere direttamente con i marchi più affermati. L’obiettivo? Portare un’alternativa premium completa, oggi ancora poco rappresentata con questa profondità di gamma.

    Il core business del marchio spazia nell’elettronica veicolare: pompe carburante, bobine d’accensione, relè per candelette, debimetri e pompe ad alta pressione. Una proposta tecnica avanzata e adatta a un mercato in evoluzione, sempre più attento alla qualità e all’affidabilità.

    Astemo comprende sei marchi, tre dedicati al settore auto e tre al comparto moto.

    Tra questi spicca Tokiko, con 320 codici di ammortizzatori originali, pensati in particolare per il parco circolante asiatico. A completare l’offerta elettronica per le quattro ruote c’è Huco, mentre il brand Hitachi verrà gradualmente sostituito da Astemo a partire da ottobre 2026. Il packaging resterà invariato, ma il nome riportato sarà quello della nuova identità aziendale.

    Per le due ruote, Astemo si presenta con nomi di peso: Showa nel campo delle sospensioni, Keihin per l’elettronica e Nissin per l’impianto frenante. Un’offerta ampia, trasversale e coerente con una visione industriale integrata.

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