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martedì, 30 Aprile 2024
  • I nuovi incentivi per il mercato degli autocarri

    I nuovi incentivi per il mercato degli autocarriBilancio positivo per il mercato degli autocarri nel 2021.

    Dopo le flessioni di ottobre e  novembre, il comparto chiude il mese di dicembre con segno positivo, riportando una crescita a doppia cifra. Stesso trend per il mercato dei veicoli trainati, che registra un incremento sia per i rimorchi che per i semirimorchi. E’ quanto emerge dall’ultima fotografia analitica di Anfia.

    Più autocarri in circolazione

    Analizzando nel dettaglio il mercato di dicembre 2021, nel mese sono stati rilasciati 2.343 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+21,2% rispetto a dicembre 2020) e 1.490 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+43,3%), suddivisi in 147 rimorchi (+34,9%) e 1.343 semirimorchi  (+44,3%).  Nell’intero 2021 si contano 24.807 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 22,3% in più rispetto al 2020, e 15.126 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+32,4% rispetto a gennaio-dicembre 2020), così ripartiti: 1.425 rimorchi (+27,6%) e 13.701 semirimorchi (+33%).

    Per gli autocarri, a gennaio-dicembre 2021 tutte le aree geografiche italiane registrano ancora una volta incrementi a due cifre

    Parliamo del +26,8% il Nord-Ovest, +27,5% il Nord Est, +18,9% l’area del Sud e Isole, +13% le regioni del Centro.  Per classi di peso, i veicoli sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate riportano ancora una  volta la crescita più significativa, +46,4%, nel 2021. Seguono, nella classifica, gli nautocarri con peso superiore a 6 e fino a 8 tonnellate (+29,6%) e quelli da 16 tonnellate in su (+24,5%). Variazione positiva contenuta per il segmento sopra le 5 e fino a 6 t (+3,3%) e per i veicoli sopra le 11,5 e fino a 12 t (+5,6%). Restano, invece, in calo a due cifre gli autocarri superiori a 3,5 e fino a 5 tonnellate, che chiudono a -18,8%, e quellidel segmento sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-14,6%). 

    Gli autocarri rigidi risultano in aumento del 23,7% nel periodo gennaio-dicembre 2021, mentre i trattori stradali chiudono il cumulato a +20,9%

    Sia i veicoli da cantiere che i veicoli stradali mantengono un trend di crescita a doppia cifra nel 2021, rispettivamente na +39,1% e +20,8%.   Analizzando il mercato per alimentazione, nell’intero 2021 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 5,7% (era del 5,2% a gennaio-dicembre 2020), per un totale di 1.421 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,2% del totale (era 0,3% a gennaio-dicembre 2020).  Anche i veicoli trainati, nel 2021, risultano in crescita a doppia cifra in tutte le aree geografiche: +58,2% nel Nord-Est, +30% nelle regioni del Centro, +22,8% nell’area Sud e isole, +20,7% nel Nord-Ovest. Le marche estere totalizzano 8.520 libretti di circolazione nel progressivo da inizio anno (+38,9%); variazione positiva (+24,9%) anche per le marche nazionali, con 6.606 libretti.

    Dal Governo, stanziati in media circa 17 milioni di euro all’anno per il settore degli autocarri

    Lo scorso 15 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Investimenti  Autotrasporto per le annualità 2021-2022, che disciplina i contributi per gli investimenti  nel rinnovo del parco veicolare delle imprese del settore dell’autotrasporto effettuati a partire dal 16 dicembre. Il decreto rinnova la misura annuale stanziando 50 milioni di euro per il biennio 2021-2022, assegnando 35 milioni per la rottamazione e l’acquisto di mezzi Diesel, 10 milioni per l’acquisto di rimorchi e semirimorchi per l’intermodalità e ATP e soli 5 milioni per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa elettrici, ibridi e a gas naturale.  Ancora in fase di pubblicazione, invece, il decreto “Investimenti ad alta sostenibilità” già firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che stanzia 50 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per l’acquisto di veicoli commerciali e industriali ad alimentazione alternativa, ibridi, elettrici e a gas naturale (CNG e LNG), la cui ripartizione annuale dovrebbe essere: 12 milioni nel 2021, 10 nel 2022, 8 milioni nel 2023, 2024 e 2025 e 3 milioni nel 2026.   Con queste ripartizioni, risulterebbero stanziati in media circa 17,5 milioni all’anno, nel prossimo biennio, per l’acquisto di veicoli diesel, mentre per le alimentazioni alternative lo stanziamento medio equivarrebbe a circa 10 milioni annui fino al 2026, in totale incoerenza con gli importanti sforzi richiesti al settore trasporti per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione delle emissioni. 

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