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sabato, 27 Aprile 2024
  • Togliere il FAP: ecco i pro e contro

    Sono ormai passati più di 10 anni da quando il FAP (Filtro Anti Particolato) è stato adottato dalle auto con motori diesel per limitare l'emissione delle polveri sottiliSono ormai passati più di 10 anni da quando il FAP (Filtro Anti Particolato) è stato adottato dalle auto con motori diesel per limitare l’emissione delle polveri sottili.

    Le norme Euro 6c hanno però in pratica obbligato i i costruttori a montare il FAP anche sui motori a benzina ad iniezione diretta. Le sue prime implementazioni hanno però causato più di un grattacapo agli automobilisti perché questi utili filtri (il particolato è ritenuto molto nocivo) tendono a intasarsi ‘soffocando’ il motore. È per questo che si è creato una scuola di pensiero che pensa che togliere il FAP sia una soluzione con i suoi effetti collaterali.

     

    Togliere il FAP danneggia l’ambiente

    Il sistema FAP per i diesel funziona così: le polveri sottili sono bloccate dal filtro, che quindo con l’andare del tempo tende a intasarsi. È per questo che l’elettronica di bordo, quando rileva l’inizio dell’intasamento, procede alla rigenerazione del filtro iniettando più gasolio per aumentare la temperatura dei gas di scarico. Quando all’interno del filtro si raggiungono i 500/600 gradi le particelle di particolato iniziano a bruciare – sono carboniose – liberando il filtro. La procedura si attiva quando l’automobile supera circa i 60 km/h mantenendo questa velocità per diversi km. Nelle diesel usate in città queste condizioni non si verificano praticamente mai, il filtro si intasa e il motore funziona male: da qui la scorciatoia di togliere il FAP, cosa che porta l’auto a inquinare molto di più. Le auto a benzina, avendo gas di scarico più caldi, non incorrono in questi malfunzionamenti.

     

    Sono ormai passati più di 10 anni da quando il FAP (Filtro Anti Particolato) è stato adottato dalle auto con motori diesel per limitare l'emissione delle polveri sottiliLa soluzione? Non è togliere il FAP

    Si sono riscontrati problemi anche perché una parte del gasolio iniettato in più non bruciava e andava ad inquinare l’olio. Questo non soltanto ne comprometteva le proprietà ma, innalzandone il livello, poteva innescare la pericolosissima ‘fuga’ in fuorigiri che metteva a rischio la vita delle persone e del motore. Anche l’utilissima valvola EGR è a rischio intasamento ma eliminarla, come togliere il FAP, porta a rischi di malfunzionamento e rotture del motore perché le temperature di lavoro possono salire molto. È possibile ingannare la centralina per togliere il FAP senza vedere caroselli di spie accese ma il rischio di sanzioni rimane. Togliere il FAP espone infatti a sanzioni quali una multa da 422 a 1697 euro, l’obbligo di ripristinarlo e il ritiro del libretto.

     

    Sono ormai passati più di 10 anni da quando il FAP (Filtro Anti Particolato) è stato adottato dalle auto con motori diesel per limitare l'emissione delle polveri sottiliPrevenire invece di togliere il FAP

    In casi “limite” togliere il FAP si configura come ‘danno ambientale’ per il quale si rischia una denuncia penale, con reclusione fino a 6 anni e una multa fino a 100.000 euro. Si corre anche il rischio di far decadere la garanzia del veicolo. Diciamo subito che i FAP più moderni sono molto più efficaci nella rigenerazione e richiedono la procedura molto più raramente. Esistono poi aziende specializzate in ricambi di questo tipo e anche un buon additivo può evitare i problemi. Rileviamo poi che la sempre maggior presenza di FAP, valvole EGR e catalizzatori aumenta la domanda di operatori aftermarket specializzati: varrebbe forse la pena di formarsi e diventare specialisti in questo settore.

     

    Nicodemo Angì

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