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venerdì, 19 Aprile 2024
  • L’Sos dell’autotrasporto italiano

    Sos dell'autotrasporto italianoSos dell’autotrasporto.

    Il grido di allarme arriva da 100 imprese di trasporto associate ad ANITA che  hanno deciso di scrivere alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, per testimoniare in prima persona il difficile momento che stanno vivendo a causa del COVID-19.

    Lo stato di salute dell’autotrasporto nazionale nelle parole del presidente di Anita

    "Abbiamo accolto una richiesta più che legittima, frutto di una profonda preoccupazione che le imprese di autotrasporto merci e logistica avvertono di fronte a un Governo che sembra aver dimenticato le esigenze specifiche del settore nell'impostare il rilancio economico del Paese" – dichiara il presidente di ANITA, Thomas Baumgartner.
    "Lo abbiamo fatto perché le imprese sono la nostra forza e la nostra ragion d'essere. Un modo per ricordare che dietro l'Associazione ci sono proprio loro, che con le rispettive attività tengono accesi i motori dell'economia italiana, garantiscono l'export al made in Italy e svolgono servizi di interesse generale per la collettività, come hanno ampiamente dimostrato in questo difficilissimo periodo".

    Per rilanciare il settore dell’autotrasporto…

     ANITA chiede risposte tempestive al Ministero dei Trasporti sulle principali misure d'interesse generale per la categoria, dalle più semplici alle più complesse, molte di queste a costo zero per lo Stato: come l'eliminazione dei divieti di circolazione di sabato e festività infrasettimanali, la possibilità di fare la revisione dei mezzi pesanti presso officine private (con ricadute importanti sull’aftermarket truck, la digitalizzazione delle lettere di vettura oppure l'utilizzo di mezzi più lunghi come già in atto in altri paesi europei, oltre a quelle di sostegno economico richieste per evitare che il trasporto merci e la logistica sprofondino in una crisi senza precedenti.

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