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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Perché l’aftermarket tiene il passo nel 2019

    meccanico manutenzionePerché l’aftermarket nazionale chiude bene il 2019.

    La valutazione è nel commento di Massimo Pellegrino, Responsabile dell’Area Rapporti con le reti indipendenti di distribuzione di ANFIA-Aftermarket, che così analizza lo stato di salute all’indomani dell’uscita dell’ultimo barometro di settore pubblicato dall’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica di Confindustria : “I dati generali confermano un andamento positivo del mercato del post- vendita nel 2019. Dopo che, nei primi mesi dell’anno, l’intera filiera distributiva ha dovuto scontare un riallineamento degli stock presenti nei magazzini, la seconda parte del 2019 è stata decisamente più positiva”. Ed aggiunge: “La manutenzione ordinaria legata al tagliando è cresciuta, anche grazie ad una maggiore sensibilità degli utenti finali (gli automobilisti), atta a mantenere perfettamente funzionanti i veicoli sia dal punto di vista della sicurezza che delle emissioni. Contrazione della domanda, invece, per le famiglie legate al motore e al sottotelaio, dove la qualità crescente dei componenti fa sì che la vita media sia in decisa crescita. ANFIA continua a supportare l’intera filiera distributiva italiana sia a livello di relazioni internazionali, grazie all’attiva partecipazione al CLEPA, sia a livello nazionale, collaborando strettamente con tutte le organizzazioni complementari del settore della riparazione e supportando sia la formazione che l’innovazione. Secondo i dati del Barometro Aftermarket il fatturato aftermarket registra un incremento dell’1,6% nel 2019 rispetto all’anno precedente, che aveva chiuso a +0,8%. Ad un primo trimestre in lieve aumento (+1,2%), ha fatto seguito un secondo trimestre in calo (-2,4%), mentre nella seconda parte dell’anno si è verificata una ripresa: +4,1% nel terzo trimestre e +3,7% nel quarto trimestre 2019, grazie, soprattutto, all’ottima performance del mese di dicembre (+10,2%). Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, solo 2 su 5 presentano un trend positivo. All’incremento maggiore, quello dei materiali di consumo (+9,2%), fa seguito il rialzo dei componenti elettrici ed elettronici (+2,2%), che avevano chiuso il 2018 a +5,6%. In calo, invece, i componenti di carrozzeria e abitacolo (-4%) e i componenti undercar (-4,9%) che avevano chiuso il 2018 in positivo (+14,5% e +1,8% rispettivamente).

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