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venerdì, 19 Aprile 2024
  • I ricambisti e l’allarme eBay, come andrà a finire?

    Ma internet è un problema o è la soluzione? Come spesso accade, la verità sta nel mezzo anche nel caso di eBay che può essere un’opportunità per i ricambisti così come una grave minaccia.

    I numeri di eBay

    ebay e vendita ricambi onlinePartiamo da una notizia che ha avuto molta risonanza sui media nazionali: dati aggiornati al 16 marzo dicono che in Italia eBay ha venduto un ricambio o un accessorio per i veicoli ogni 5 secondi, con gli accessori acquistati al ritmo di uno ogni 13 minuti. Fra questi ultimi le vendite top sono state appannaggio di antifurto, accessori per interni (fodere per i sedili, vasche per il bagagliaio, tappetini, seggiolini per bambini e simili) e articoli per la pulizia. In evidenza il cambio gomme: nei mesi di punta si sono venduti 27 treni l’ora, un picco superiore al 70 per cento rispetto agli altri periodi dell’anno. Anche le 2 ruote vanno forte: ogni 27 secondi è stato acquistato un accessorio o ricambio per questi veicoli; le tipologie più vendute sono i ricambi per l’impianto elettrico, quelli per carrozzeria/telaio e luci e frecce. Le auto più cercate in Italia sono state le Fiat 500, la Jeep Renegade e la ‘veterana’ Alfa Romeo 147 mentre i ricambi più venduti sono stati gli elementi esterni della carrozzeria e quelli per luci e frecce. Un altro numero fa capire quanto è grande un marketplace come eBay Italia: nella macrocategoria veicoli: ricambi e accessori  si contano più di 46 milioni di articoli nuovi.

    Effetto web: cosa ne pensano i ricambisti

    ricambisti e vendite onlineIn effetti i ricambi online sono molto ‘comodi, come sanno bene i riparatori e gli appassionati del fai-da-te: cercare il prezzo più basso girando vari negozi su strada richiede infatti del tempo. Navigando sul web, invece, occorrono pochi minuti per ottenere molti prezzi e marchi diversi. Ed è proprio questo il punto che è stato evidenziato da Domenico del Centro Ricambi de Maria di Siderno (RC). In una veloce intervista ha infatti detto che i negozi su strada vengono visitati sempre di meno perché la comodità di acquistare online e riceve il ricambio a casa o in officina è un fattore che attira moltissimo. Secondo Domenico, infatti, “per la gente meno ti muovi e meglio è! Una volta eravamo interlocutori e spiegavamo ai clienti le differenze fra i vari ricambi ma oggi basta spendere un euro in meno per decidere cosa comprare”. La contromossa possibile, per Domenico, è solo una: aprire un ‘negozio’ su eBay e usare i contatti sul sito per continuare a fornire la consulenza che si dava al banco. In una precedente intervista Domenico ci aveva annunciato la sua intenzione di entrare sul web in maniera organica e questa idea è andata avanti: l’azienda ha infatti chiesto uno dei voucher PMI finanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico e gestiti da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa di proprietà del MISE che aveva finanziato anche il casco intelligente Safeway. L’iniziativa in questione è diversa da quella che favorisce la creazione di imprese nel Sud Italia in quanto era concepita (parliamo al passato perché la presentazione delle domande doveva avvenire entro il 9 febbraio) per favorire la digitalizzazione della piccola e media impresa. Il Centro Ricambi de Maria spera di ottenere un contributo per l’acquisto dell’hardware e software necessari non soltanto per migliorare la gestione dell’attività corrente ma anche per essere su eBay nella maniera migliore.Cosciente dell’importanza dell’e-commerce ma meno ottimista è poi Domenico Stefanelli, titolare dell’omonima Officina meccatronica e del negozio di ricambi sito a Gioiosa Jonica (RC).  Il signor Stefanelli ha infatti commentato i dati relativi a eBay con un certo pessimismo, dicendo che mettersi seriamente online è troppo dispendioso in rapporto ai risultati. Questo imprenditore ha una storia interessante: è abbastanza grande da aver iniziato in maniera tradizionale. Ma poi, arrivato ai 40 anni, ha compreso che occorrevano attrezzature più moderne per poter continuare l’attività e, dopo essersi formato, ha acquistato diagnosi e banche dati diventando così un meccatronico. L’e-commerce non lo ha però soddisfatto ma se potesse ottenere degli aiuti si è detto disponibile a praticare con maggior impegno questa strada. Abbiamo ascoltato anche Raffaele Bulzomì  di Car’s Services di Polistena (RC) e, avendolo già interpellato sull’argomento e-commerce, non ci siamo stupiti di apprendere che la sua attività è su eBay dal dicembre 2016. Raffaele è stato da sùbito cosciente dell’importanza di essere in Rete, tanto da aver incaricato un addetto che si occupa ‘solo’ di questo settore. I risultati non sono mancati: una grande visibilità e vendite persino negli USA, in Thailandia e in Tunisia. Anche se la profittabilità è ancora bassa, Raffaele è convinto di aver fatto la mossa giusta: la piattaforma, per esempio, ha movimentato un magazzino di ricambi d’epoca, altrimenti difficilmente vendibile, e la cosa ha dato ulteriore visibilità al negozio.

    Direzione obbligatoria

    Direzione obbligatoriaSecondo il nostro interlocutore non c’è alternativa all’online perché chi usa internet (e ormai sono tantissime persone) si informa in rete e poi, eventualmente, passa in negozio. La cosa è universale, anche in una provincia come quella di Reggio Calabria, e praticamente impone una sezione e-commerce ad ogni ricambista. Anche se Car’s Services ha investito in proprio, Raffaele vede ovviamente di buon occhio contributi e agevolazioni che possano aiutare nell’e-commerce ma avverte: “anche se siamo partiti già da qualche tempo, i dati come quelli di eBay ci fanno capire che la competizione è aspra”. Sembra quindi che i piccoli ricambisti siano praticamente obbligati ad andare online perché già oggi, e ancor più domani, non esserci equivale quasi a soccombere.

     

    Nicodemo Angì

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