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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Il ruolo importante del gommista

    DI STEFANO BELFIORE

    Una sorta di certificazione, realizzata a norma di legge, in grado di qualificare la professione del gommista. Potrebbe essere una delle strade funzionali a valorizzare meglio chi lavora, con il giusto know-how, nel settore degli pneumatici. La proposta giunge da Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, e va in un certo senso a sposare l’idea di un patentino che gli amministratori del Gruppo Facebook ‘Gommisti per Passione' lanciarono in Autopromotec 2017 nel salotto televisivo di Inforicambi.

     

    Il gommista: una figura importante per la sicurezza al volante

    Settaggio gomme autoSenza dubbio è così. “Va contrastata – spiega Bertolotti – qualsiasi forma di improvvisazione (fenomeno purtroppo presente nel settore). L’abilitazione alla professione va riconosciuta solo a chi ha le adeguate competenze professionali e le idonee attrezzature di montaggio e smontaggio delle gomme”. Parliamo di sicurezza, essendo il pneumatico l’unico punto di contatto tra il nostro veicolo e il manto stradale. Dunque l’attenzione deve essere sempre e comunque alta perché impatta sulla sicurezza alla guida. “In quest’ottica – continua – il gommista ha una responsabilità. La fase di montaggio, ad esempio, presuppone la conoscenza di determinati elementi ed aspetti tecnici e, quindi, impone una professionalità che non può dare spazio a nessuna forma di superficialità”. “Per di più – aggiunge – se si dovesse accertare che la genesi di un sinistro (oggi la legge sull’omicidio stradale si applica anche nel caso in cui una persona coinvolta in un incidente subisce una prognosi superiore ai 40 giorni. Le ricadute per chi si macchia di questo reato sono di carattere penale unitamente alla sospensione per anni della patente di guida)  sia causato anche da un settaggio errato delle gomme, si capirebbe meglio l’importante e vitale lavoro del gommista. Che va fatto a regola d’arte”.

    Pneumatici ed e-commerce

    Commercio elettronico pneumaticiUn altro aspetto chiave e di forte attualità su cui abbiamo voluto sentire l’opinione del direttore dell’Associazione di categoria facente parte di Confindustria. Va detto, innanzitutto, che sulla vendita online e sui riflessi/rischi che si hanno sul mercato, molti operatori nazionali hanno condiviso via social un documento che elenca i motivi per cui si è contrari al montaggio delle gomme comperate sul web. Un vademecum che ha ottenuto un vasto consenso. Ma che ha anche incassato delle opinioni ‘controcorrenti’ di chi si dichiara favorevole all’installazione purchè non venga svilito il costo della manodopera. “Dapprima va precisato – evidenzia Bertolotti – che il problema non riguarda solo il web. L’online è uno degli ambienti, senza dubbio oggi quello più emergente, dove avviene la vendita di pneumatici”. “Non metto ovviamente in discussione il canale. Ma – prosegue – la situazione va analizzata nell’ottica di cosa viene venduto nell’habitat digitale. Esiste una fetta di mercato internet drogato da prodotti non conformi, non omologati (fenomeno in riduzione negli ultimi anni). Ed anche contraffatti. Qui abbiamo il forte sospetto che qualcuno apponga il marcaggio M+S in maniera impropria”. “Per non parlare – dice – di quantitativi di pneumatici privi di una fatturazione non corretta e di operatori che, come detto, si improvvisano gommisti in presenza di una libera concorrenza del mercato”.

     

    Ed allora come porre rimedio a queste problematiche?

    Per Bertolotti è necessario agire con un’azione collettiva di contrasto: fare sistema con tutti gli attori della filiera per osteggiare con vigore gli illeciti. Ed ancora: “è essenziale – conclude – che l’intero commercio elettronico, non solo quello afferente alle gomme, vada meglio disciplinato con una normativa in grado di sanare i gap esistenti, favorendo a tutti una equa competitività”

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