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sabato, 20 Aprile 2024
  • GiPA propone SDP+, uno strumento per orientare l’aftermaket nelle difficoltà

    GiPA propone SDP+, uno strumento per orientare l'aftermaket nelle difficoltàPer guardare avanti in aftermarket GiPA propone SDP+

    “I piani sono nulla, la pianificazione è tutto”, parola del Generale Eisenhower: la cosa è ancora valida ed è per questo che GiPA propone SDP+, uno strumento di stima e pianificazione per l’aftermarket automotive. Sappiamo bene come GiPA, con le suo numerose filiali, abbia maturato competenze specifiche nel settore delle consulenze e degli studi nel settore del post vendita, un esempio dei quali è il lavoro ‘L’evoluzione dell’e-commerce nel settore del ricambio auto’ preparato insieme ad ANFIA.

     

    Per rispondere agli interrogativi dell’aftermarket GiPA propone SDP+

    L’acronimo SDP+ condensa le parole Smart Demand Planner+ ed è una sorta di ‘modellizzatore’ del mercato automotive utile per capire cosa ci si può aspettare non solo dal 2022 nel suo complesso ma anche per il 2023 e 2024. SDP+ usa dati storici raccolti da GiPA e indicatori macroeconomici ufficiali – quali PIL, consumi delle famiglie, immatricolazioni, percorrenza chilometrica, incidenza dei veicoli elettrici e ibridi e altri – per valutare l’andamento del settore del post vendita, indipendente e ufficiale. Sappiamo che lo IAM è forte e resiliente ma il Managing Director di GiPA, Marc Aguettaz, ha ricordato la necessità di innovarsi per continuare a crescere. Se GiPA propone SDP+ è proprio per fornire agli operatori del post vendita un ulteriore strumento di pianificazione perché mai come oggi è necessario guardare avanti.

     

    GiPA propone SDP+ per anticipare il 2023 e guardare l’orizzonte del nostro aftermarket indipendente

    Inserendo le stime sulle immatricolazioni del triennio 2022 – 2024, quelle sulla penetrazione dei veicoli ad alimentazione alternativa (ibride ed elettriche) e le percorrenze medie si è arrivati a delle proiezioni che, nel caso delle immatricolazioni, sono a volume perché quelle a valore sono falsate dall’inflazione galoppante. Alcune indicazioni di SDP+ per il 2023 vedono un parco circolante che stenterà a mantenersi ai livelli del 2019 e nel quale più del 50% dei veicoli avrà più di 10 anni. La percorrenza media potrebbe tornare ai livelli anteriori al 2019 ma occorre tener conto della concorrenza della micro-mobilità e della possibilità che lo smart working sia ancora presente. L’aftermarket indipendente continua a crescere (prima dell’invasione dell’Ucraina si stimava per il 2022 un incremento del fatturato fra il 7 e l’8%) e a guadagnare quote di mercato, complice l’invecchiamento del parco, ma i ritmi saranno rallentati. Gli interventi sulla meccanica potrebbero essere più dinamici di quelli della manutenzione a causa dell’anzianità del parco, un invecchiamento che potrebbe rallentare il settore carrozzeria. Il business dei pneumatici dovrebbe infine rallentare dopo la robusta ripresa del 2021 – 2022.

    Nicodemo Angì

     

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