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giovedì, 25 Aprile 2024
  • La Formula E e aftermarket, i molti legami nascosti..

    Trovare legami fra Formula E e aftermarket può sembrare un esercizio spericolatoTrovare legami fra Formula E e aftermarket può sembrare un esercizio spericolato.

    Quali punti di contatto possono esserci fra i sofisticati team della Formula E e l’officina di provincia o fra una guizzante monoposto elettrica e l’utilitaria cittadina? La risposta si trova nel regolamento e guardando fuori e soprattutto dentro le Formula E, sotto la loro ‘pelle’ da corsa. Pensiamo ai Gran Premi: si fanno nelle città, sulle stesse strade che ospitano il traffico quotidiano, e quindi è facile (pandemia permettendo) raggiungere il circuito e assistere all’evento. La misura degli pneumatici, poi, è di 18 pollici: è la stessa usata da molte auto stradali e non metterebbe in difficoltà un qualsiasi gommista. ‘Curiosando’ sotto l’aerodinamica carrozzeria troviamo poi un mix di soluzioni e fornitori che fa pensare che Formula E e aftermarket non sono poi così lontani.

     

    Formula E e aftermarket, i marchi in comune

    L’elenco dei partner delle squadre di Formula E è tutto da scoprire e gli operatori aftermarket troveranno fornitori noti e nuovi nomi che sicuramente si espanderanno nella produzione di serie. Prendiamo il team Audi: il suo nome completo è Audi ABT Schaeffler a indicare che il famoso fornitore – è suo, per esempio, il sistema di fasatura variabile Multiair usato anche dalla Jeep Compass – è uno degli sponsor principali. Anche le monoposto della squadra BMW Andretti, arrivata seconda nella stagione 2019/2020, hanno un importante contributo da Magna, un nome che non solo produce di tutto, dai sedili ai lamierati fino ai radar, ma costruisce intere automobili per conto di vari OEM. Il team campione in carica, DS Techeetah, conta, fra gli altri, sul classico fornitore di carburanti e lubrificanti Total e su Mahle, azienda tradizionalmente impegnata nei campionati ‘a scoppio’ (è da decenni in Formula 1, DTM, MotoGP e NASCAR) ma che ha deciso di entrare anche nella Formula E. Il travaso di esperienze dalle monoposto alla serie è, per esempio, citato da DS per la sua DS3 Crossback e-Tense.

     

    Novità e tradizione per Formula E e aftermarket

    Envision Virgin Racing, poi, si avvale anche di pezzi forniti dall’italiana OMP, un nome di consolidata tradizione nel motorsport internazionale. La squadra Dragon/Penske Autosport, l’unico unico team USA nel campionato, ha come partner anche Bosch e Molex, un nome che probabilmente ricambisti ed elettrauto conoscono perché fornisce cavi e connettori per tutti gli usi, compresi i moderni inverter, ADAS e display. L’indiana Mahindra Racing ha un powertrain elettrico ZF, nato da un team di ingegneri che comprende anche esponenti di Mahindra Racing. Se lo sponsor Pininfarina non ha bisogno di presentazioni, Illiar è forse meno noto: si tratta di un’azienda che fornisce innovative soluzioni di ricarica e tariffazione con Blockchain. Questi nuovi marchi Hi-Tech entreranno nell’aftermarket come fornitori di componenti, ‘immateriali’ ma perfettamente integrati nei veicoli. Pensiamo al team monegasco Rokit Venturi Racing: oltre all’italiana Puma per l’abbigliamento tecnico-sportivo, fra i partner troviamo Acronis, azienda presente anche in altri team e focalizzata in cybersecurity, data recovery e in generale alla gestione dei dati. Anche questa collaborazione evidenzia il legame fra Formula E e aftermarket: l’accesso sicuro ai dati dei veicoli connessi è, come evidenziato nel corso del Futurmotive 2020, un elemento cruciale per gli operatori indipendenti.

     

    Magneti di superficie, Formula E e aftermarket

    La ‘contaminazione’ fra l’Hi-Tech e l’automotive tradizionale la si legge anche guardando il team Jaguar Racing: fra i partner leggiamo il nome di GKN, che fornisce i powertrain per le Jeep ibride, e DOW Chemicals, che ha aggiunto alla sua gamma refrigeranti, sigillanti e siliconi conduttivi contro le interferenze elettromagnetiche causati dai motori elettrici. Cosa dire poi della squadra TAG Heuer Porsche? Abbiamo un classico come TAG Heuer, leggenda dell’orologeria e del rilevamento tempi, insieme ad Anysis, società di ingegneria impegnata anche nella modellazione dei fluidi, vitale nello studio delle camere di scoppio, che si è però impegnata nella Formula E. I nomi degli altri Team che vedremo al Gran Prix di Roma ad aprile sono Mercedes-EQ, Nio 333 e Nissan E.Dams, tutti noti agli automobilisti e agli operatori IAM. Leggiamo qualche dato del motore MGU05, il cuore della monoposto Audi e-tron FE07: fa più di 20.000 giri al minuto e sviluppa 250 kW ma pesa, insieme al suo inverter, soltanto 35 kg. È alimentato con un sistema a 6 fasi e il suo rotore ha surface magnets: se il travaso di tecnologia fra Formula E e aftermarket sarà efficace forse qualche Audi stradale userà questi accorgimenti e quindi gli operatori indipendenti dovranno formarsi per conoscerli…

    Nicodemo Angì 

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