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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Accesso ai dati dei veicoli, se ne parla a Futurmotive

    L'accesso ai dati dei veicoli è uno degli aspetti più cruciali dell'automotiveL'accesso ai dati dei veicoli è uno degli aspetti più cruciali dell’automotive.

    I veicoli oggi hanno infatti un pervasivo ‘sistema nervoso’ che regola il funzionamento e le sinergie dei vari sistemi. L’elettronica è la regina indiscussa di questi meccanismi e i dati che genera sono il presupposto sia del funzionamento normale sia di ogni intervento di manutenzione e riparazione.

    Ma i dati sono del costruttore OEM, dell’automobilista o degli operatori aftermarket?

    La questione è complessa e di questo hanno parlato ieri a Futurmotive Joanna Szychowska (nella foto), Head of Unit for Automotive and Mobility Industries of European Commission’s Directorate for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs; Frank Beaujean, il presidente dell’Associazione europea dei costruttori e importatori delle attrezzature da officina – ASA – e Massimo Brunamonti, Technical advisor AICA e Vicepresidente EGEA.

     

    L'accesso ai dati dei veicoli è uno degli aspetti più cruciali dell'automotiveLa posizione dell’Europa sull’accesso ai dati dei veicoli

    Szychowska ribadisce l’importanza della questione che è ben presente in sede di Unione Europea, perché influenza il lavoro, lo sviluppo tecnologico ma anche la sicurezza e la privacy. "È fondamentale che l’accesso ai dati avvenga in modo equo, garantendo la concorrenza e la parità di accesso ai vari attori. È importante notare che le reti cellulari 4G e 5 G hanno aumentato la facilità con la quale si possono condividere i dati dei veicoli" dice. La Szychowska ha inoltre spiegato che in realtà questi dati vanno oltre la manutenzione e la riparazione perché alimentano e creano nuovi modelli di business. Già dal 2007 gli operatori hanno accesso ai dati ma l’impostazione appare superata perché non si tratta di regolamentare l’accesso via OBD o da remoto ma fornire criteri che gestiscano tutti i dati, a prescindere dai canali sui quali viaggiano.

     

    Aspettando una legislazione sull’accesso ai dati dei veicoli

    L’esponente della Commissione Europea ha detto che è ancora presto per parlare della soluzione ma i criteri della scelta saranno un’equa e pari competizione, la garanzia della privacy e l’attenzione alla cybersecurity. Volendo far accedere ai dati non solo gli OEM , occorre una piattaforma più ampia che però è più vulnerabile: servono norme ragionevoli e forse una regolazione ‘soft’ non sarebbe sufficiente. È per questo che nel prossimo autunno avremo una legislazione basata sui principi e per raffinarla si sta lanciando una consultazione pubblica per stabilirne meglio il perimetro.

     

    L’accesso ai dati del veicolo visto da ASA e Egea

    Beaujean plaude il lavoro della Commissione Europea ma si è si è chiesto se l’attenzione alla Cybersecurity possa avere un influsso sulla concorrenza. La mobilità si appoggia moltissimo agli indipendenti, come produttori di parti ma anche di servizi: come regolarla nel rispetto della concorenza?  Szychowska ha tranquillizzato l’esponente di ASA, dicendo che non ci saranno disparità di trattamento, combinando sicurezza e equità. La legislazione secondaria che si sta definendo per il regolamento del 2019 darà norme di indirizzo che non riguardano le tecnologie ma come evitare gli attacchi. "Vogliamo garanzie che i principi non minino concorrenza e equità e possiamo assicurare che la Cybersecurity non sarà una scusa per limitare l’accesso ai dati e l’equità e limitare la privacy" dicono i relatoriMassimo Brunamonti ha apprezzato la nuova legislazione attesa per l’anno prossimo ed è convinto che essa sarà una vera e propria pietra miliare per tutto il settore dell’aftermarket indipendente.

     

    Nicodemo Angì

     

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