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giovedì, 16 Maggio 2024
  • Federcarrozzieri sul caro-accessori, è allarme per la stagione invernale

    Federcarrozzieri sul caro-accessori, è allarme per la stagione invernaleI riflettori di Federcarrozzieri sul caro-accessori

    L’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime desta apprensione, come evidenziato da un comunicato di Federcarrozzieri sul caro-accessori invernali. Ansa riporta infatti sensibili aumenti dei prezzi per molti prodotti indispensabili agli automobilisti che abitano in zone soggette a precipitazioni nevose o che vogliono trascorrere qualche giorno in montagna. Acquistare e montare un set di gomme invernali può costare fino a 700 euro, per le catene si può anche arrivare a 200 euro per i modelli ‘a ragno’ e anche le calze da neve, ormai legali anche in Italia, si possono spendere da 35 fino a 160 euro per i modelli premium. Ancor più alti, in proporzione, i prezzi per i cosiddetti ‘consumabili’: un litro di liquido antigelo può arrivare a costare anche 20 euro mentre il lavavetri per parabrezza, uno degli elementi che contribuisce a proteggere il parabrezza in inverno, oscilla tra i 7 e i 15 euro al litro.

     

    Federcarrozzieri sul caro-accessori: “20 euro al litro per l’antigelo”

    Ancor più alti, in proporzione, i prezzi per i cosiddetti ‘consumabili’: un litro di liquido antigelo può arrivare a costare anche 20 euro mentre il lavavetri per parabrezza, uno degli elementi che contribuisce a proteggere il parabrezza in inverno, oscilla tra i 7 e i 15 euro al litro. Anche il telo per proteggere il parabrezza da gelo e neve, uno dei rimedi preventivi contro l’auto ghiacciata, costa in media 14 euro. Federcarrozzieri sul caro-accessori osserva che questi accessori hanno subito rincari medi del 9,8% rispetto allo scorso anno. L’organo che riunisce gli artigiani delle riparazioni di carrozzeria aveva anche espresso preoccupazione perché il caro-energia e la crisi delle materie prime stavano aumentando non solo i costi ma anche i tempi di attesa per le riparazioni. Nel 2022 infatti sono “esplosi i costi dei materiali di consumo delle carrozzerie e dei pezzi di ricambio, una voce che incide per circa il 70% del costo delle riparazioni. Gli operatori sono riusciti solo in parte ad assorbire i maggiori costi e quindi i costi delle riparazioni per l’automobilista hanno subito rincari. Altri aumenti sono previsti per il 2023, con i costi degli interventi destinati a salire in media del +15% rispetto a inizio 2022“.

     

    Federcarrozzieri sul caro-accessori, allarme anche per i costi delle riparazioni

    I timori di Federcarrozzieri sul caro-accessori si estendono quindi alle riparazioni, con il Centro Studi a indicare che riparare il paraurti posteriore di un’utilitaria coinvolta in un tamponamento potrebbe costare in media 1.950 euro contro i circa 1.700 euro di inizio 2022. La riparazione delle portiere di un SUV di livello alto potrebbe costare nel 2023 11.200 euro contro i 9.700 euro dell’inizio del 2022. Questi rincari potrebbero indurre gli automobilisti ad affidare il lavori ad artigiani improvvisati che potrebbero usare ricambi non certificati e procedure approssimate, a danno di qualità e sicurezza. Al proposito il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli ha ricordato che “anche per questo l’associazione ha contribuito alla formulazione delle linee guida per la riparazione dei veicoli a regola d’arte inserito nella Legge Concorrenza n. 124 del 2017“. Gli artigiani di CarSafe, dal canto loro, potranno giovarsi del recente accordo con il produttore di attrezzature Spanesi per operare in maniera più efficiente ed efficace. Per tutti vale poi il principio di gestire in maniera analitica tutto il processo di produzione e perseguire un capillare processo di efficientamento delle lavorazioni per ridurre al massimo gli ‘sprechi’ di ogni tipo che appesantiscono i costi e costringono ad alzare i prezzi.

    Nicodemo Angì

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