Cosa fare se lo sterzo si blocca o si indurisce?
All’interno dell’abitacolo c’è un elemento molto appariscente: il volante. Il suo aspetto importante coincide con la sua funzione cruciale per la guida: ci chiediamo quindi cosa fare se lo sterzo si blocca o si indurisce. Partiamo da una situazione per nulla pericolosa: lo sterzo non gira anche se la chiave è inserita. Se la chiave è nel blocchetto di accensione ma non la si riesce a girare fino ad attivare il quadro la causa è semplice: è il bloccasterzo meccanico che fa resistenza. Per ovviare all’inconveniente sarà sufficiente muovere leggermente il volante mentre si prova a girare la chiave, che si sbloccherà subito.
Se lo sterzo si blocca o si indurisce nei sistemi Keyless
Diverso è il discorso se l’automobile non ha la classica chiave ma la ‘scheda’ o altri sistemi keyless. In questo caso il bloccasterzo non può che essere elettrico e quindi se il volante non gira anche a motore in moto occorre portare l’auto in officina, magari dopo aver provato a spegnere e riaccendere il motore. Un blocco totale può derivare anche da cause meccaniche, come la rottura di un dente del pignone (è l’ingranaggio collegato al piantone di sterzo) o della cremagliera (la barra dentata che collega i tiranti di sterzo): la scheggia che ne risulta può finire in mezzo agli ingranaggi bloccandoli. Anche in questo caso, come se è il piantone di sterzo a gripparsi, si può solo ricorrere al meccanico.
Controlla tubi e olio se lo sterzo si blocca o si indurisce
Se il volante gira ma si fa sforzo e magari l’auto non è la nostra allora potrebbe essere il servosterzo che… non c’è! Le macchine un po’ anziane potrebbero non avere il sistema che allevia lo sforzo al volante ma al giorno d’oggi l’eventualità di guidare queste automobili è piuttosto rara. Ricordiamo che il sistema di sterzo è fra i gruppi da controllare durante la stagione invernale, come suggerito da ZF. Se notiamo indurimenti in una vettura con il servosterzo la principale indiziata, oltre a difetti negli snodi del sistema sterzante, è proprio la parte che ci ‘assiste’ nella rotazione del volante. Il servosterzo idraulico, che equipaggia ancora oggi molte automobili, prevede una pompa che invia un olio speciale a un pistone che ci aiuta a spostare la cremagliera. Se c’è un malfunzionamento nel circuito idraulico – un guasto alla pompa, il livello dell’olio basso, una perdita nei tubi di collegamento o un difetto nel pistone – l’assistenza diminuisce e lo sterzo si indurisce.
Lo sterzo si blocca o si indurisce ma è elettrico
Se l'indurimento del volante è accompagnato da un rumore stridente che viene dal vano motore il principale indiziato sarà la cinghia dei servizi, che solitamente trascina anche la pompa del servosterzo: un controllo chiarirà il dubbio. Se si avvertono rumori metallici girando il volante a veicolo fermo è il caso di non usare il veicolo se non dopo averlo fatto controllare.
Le automobili recenti hanno abbandonato il servosterzo idraulico in favore di quello elettrico che ha diversi vantaggi: assorbe meno energia, è più leggero e compatto, rinuncia a tubi e pistoni, possibili fonti di perdite, e permette il funzionamenti degli ADAS (come quelli Bosch delle Maserati), come l’assistente alla corsia e l’evitamento automatico degli ostacoli.
Stiamo calmi anche se lo sterzo si blocca o si indurisce
Ricordiamo che, in generale, anche se il servosterzo smette di funzionare è possibile sterzare le ruote a prezzo di uno sforzo maggiore. La fatica aumenterà al diminuire della velocità ma mantenendo la calma sarà possibile accendere le 4 frecce, per comunicare agli altri automobilisti che si è in difficoltà, e accostarsi al bordo strada per valutare il da farsi. Pensiamo quindi che il sangue freddo e la calma sono l’antidoto migliore per fronteggiare la situazione di uno sterzo che si blocca o si indurisce.
Nicodemo Angì
