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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Controllare il liquido dei freni per un’estate più sicura

    Non molti lo fanno ma il liquido dei freni va sostituito periodicamenteNon molti lo fanno ma il liquido dei freni va sostituito periodicamente.

    È uno dei componenti principali dell’impianto frenante ma è spesso trascurato: il liquido dei freni è infatti quasi dimenticato da molti automobilisti. Questa trascuratezza può rivelarsi miope perché la scarsa attenzione verso il liquido dei freni può rovinare un viaggio o una vacanza. Ricordiamo che questo fluido particolare, da qualcuno chiamato erroneamente olio, ha il compito di mettere in pressione i pistoncini che serrano le pastiglie contro i dischi o, se i freni sono a tamburo, fa sì che i pistoncini possano spingere le ganasce contro le pareti interne dei tamburi stessi. Lo scopo è sempre quello: creare attrito che possa rallentare i dischi/tamburi e quindi le ruote ad essi solidali. Il liquido dei freni ha preso il posto, almeno nei veicoli a motore, dei cavi e tiranti metallici usati fino agli anni 20/30 dello scorso secolo e abbandonati per la macchinosità dei meccanismi, il peso e la necessità di frequenti regolazioni. I sistemi idraulici non hanno invece bisogno di registrazioni per recuperare il consumo del materiale d’attrito e richiedono soltanto sottili tubi quasi invisibili per la circolazione del  liquido dei freni.

     

    Non molti lo fanno ma il liquido dei freni va sostituito periodicamenteLa “sete” del liquido dei freni non è positiva

    Non manca, com’è ovvio, qualche lato negativo, ad esempio la possibilità che i tubi flessibili che portano il liquido dei freni alle ruote, necessari per assecondare i movimenti delle sospensioni, si rovinino e possano perdere liquido. Se questa è un’eventualità remota, l’igroscopicità, ovvero la tendenza ad assorbire acqua, è invece sicura. La presenza di acqua nell’impianto è deleteria perché il liquido freni vicino al materiale d’attrito può raggiungere temperature molto alte – oltre 200°C – nelle frenate più gravose. L’acqua presente nel liquido dei freni si trasforma così in vapore acqueo e queste ‘bolle’ gassose sono comprimibili, a differenza del liquido. Il risultato è un allungamento della corsa del pedale freno con un pericoloso aumento degli spazi di frenata. Per fare degli esempi il liquido dei freni con specifiche DOT 4 bolle a 230°C mentre i più moderni DOT 5.1 e DOT 6.1 (destinato alle gare) arrivano a 260 e 315°C rispettivamente: è facile capire che la presenza di acqua che bolle a 100 C° degrada moltissimo le proprietà del liquido freni.

     

    Prudenza con il liquido dei freni

    È inoltre da considerare che le formulazioni dei fluidi con alto numero DOT è tale che fa ulteriormente aumentare l’igroscopicità. L’acqua nel liquido freni, ossida le parti metalliche e la ruggine in sospensione potrebbe bloccare le valvole dell’ABS. È per questo che il liquido freni andrebbe cambiato con una certa regolarità, anche se non ci sono criteri precisi. Il criterio della sostituzione ogni due anni rimane valido e può essere leggermente aumentato per auto che fanno pochi km in ambienti non troppo umidi. Ricordiamo di non mischiare mai fluidi DOT3/4 con il DOT5 ( o superiore) perché la formulazione diversa li rende incompatibili. È anche sconsigliabile miscelare i DOT 3 e 4 anche se per emergenza si può fare. La sostituzione andrebbe sempre fatta in officina perché è richiesto anche lo spurgo dell’impianto, operazione proibitiva senza la strumentazione necessaria. Un check del livello ed eventualmente la sostituzione del liquido dei freni, consigliabili sempre, sono fra le operazioni principali della manutenzione estiva.

    Nicodemo Angì

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