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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Chi tira l’export della componentistica automotive?

    La meccanica tira l’export della componentistica automotive.

    La suddivisione dei componenti in macro-classi, fatta dal report Anfia, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 68% del valore dell’export con 5,62 miliardi di Euro (-28% rispetto al 1°semestre 2019) e un saldo attivo di 2,45 miliardi.

    Gli altri prodotti che traiano l’internazionalizzazione della componentistica automtotive

    In seconda posizione c’è il comparto dei motori, per un valore di 1,38 miliardi di Euro (-31%), che pesa per il 17% sul totale esportato della componentistica, con un saldo attivo di 318 milioni di Euro. E il comparto dei componenti elettrici e affini che registra un decremento del 21% sul primo semestre 2019, con un saldo negativo di 134 milioni di Euro, così come pneumatici e articoli in gomma, -28% e un saldo negativo di 158 milioni di Euro.
    Guardando ai singoli componenti, hanno un saldo positivo significativo le seguenti voci: parti ed accessori destinati al montaggio (+827 milioni di Euro), freni (+372 milioni di Euro), ponti con differenziale (+357 milioni), motori e parti di motore (+318 milioni), cambi (+260 milioni), parti e accessori di carrozzerie (+202 milioni), pompe (+144 milioni), ruote (+136 milioni) e vetri (+85 milioni).

     

    Quanto vale l’mport della componentistica automotive 

    Vale 5,86 miliardi di euro (-27% rispetto al primo semestre 2019). L’UE27 pesa per il 66,5% sul valore totale delle importazioni di componenti con 3,9 miliardi di EUR (-31%), così ripartiti:
    • 2,79 miliardi (-29,5%) di provenienza UE14 con uno share del 48% sul totale importato
    • 1,1 miliardi (-33%) di provenienza UE13 con uno share del 19%.

    Il valore delle importazioni dai Paesi Extra-UE ammonta a 1,97 miliardi di EUR (-28%). Nell’ordine i primi cinque paesi d’importazione extra-UE sono: Cina, Stati Uniti, Turchia, Regno Unito e Giappone. Come per l’export, in calo le importazioni di tutte le macroclassi di prodotto. Le importazioni di parti meccaniche rappresentano il 54% di tutte le merci importate e risultano in flessione del 28%, i motori valgono il 18% dell’import e si riducono del 30%. Seguono i componenti elettrici, in calo del 16% che valgono il 15% del mercato in entrata e gli pneumatici, in calo del 31% e con l’11% di quota. Per i singoli prodotti merceologici, tutti in calo, la quota maggiore è rappresentata dai motori (18%, in calo del 30%), seguiti da parti ed accessori destinati al montaggio (16%, in calo del 26%), pneumatici (10%, in calo del 31%), cambi (8%, in calo del 24%), freni (6%, in calo del 25%) e apparecchi di accensione (5%, in calo del 22%).

     

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