Guida autonoma, shared mobility, auto elettrica sono, com’è noto, le grandi rotte su cui viaggerà la mobilità del futuro. Parliamo di cambiamenti importanti e sostanziali che avranno un impatto anche sul mondo del post-vendita e su tutte le sue categorie. La rivoluzione è già in atto. Ma non è proprio dietro l’angolo il nuovo assetto della mobilità veicolare. Ci vorrà ancora del tempo per assistere ad una metamorfosi completa del nostro parco auto circolante. Tuttavia è opportuno riflettere in ottica prospettica per non trovarsi impreparati. E trasformare così una criticità in opportunità. Soprattutto il ricambista che come spiega Bruno Beccari (nella foto), presidente di ADIRA (Associazione italiana che rappresenta e difende gli interessi dei distributori indipendenti presso le Istituzioni italiane ed europee): “sarà una delle figure che verranno interessate più delle altre in questo processo di cambiamento. E’ l’anello della catena che deve maggiormente prepararsi al domani”. In che modo? “Bisogna, innanzitutto, – chiarisce Beccari – ripensare agli investimenti nel magazzino e al numero degli articoli che si tengono in esso. Il tempo c’è. Ma è necessario iniziare a riflettere sin da ora, cercando di capire come adeguare al meglio gli investimenti in magazzino alla nuova realtà del mercato che si andrà a delineare”.
S.B.