La banda di Nichelino si procura autoricambi rubati.
Nichelino, un comune del torinese, è stata recentemente teatro di furti destinati probabilmente ad alimentare il mercato degli autoricambi rubati. Il magazine online Torino Sud riporta infatti un ulteriore episodio di forto ai danne di automobili parcheggiate, questa volta avvenuto nella zona della Crociera, tra via Torino e strade secondarie. Diverse automobili parcheggiate sulle pubbliche vie sono entrare nel mirino dei malintenzionati che le hanno vandalizzate per procurarsi parti da usare probabilmente su altri veicoli. La cronaca non è purtroppo avara di episodi del genere, come quelli segnalati a Ferrara circa un anno fa, con un copione che si ripete: ladri che trafugano pezzi di ogni tipo, dagli elementi dell’abitacolo a parti meccaniche, alle automobili parcheggiate.
Il volante è ricercato nel mercato degli autoricambi rubati
Fra gli episodi accaduti nel comune di Nichelino si segnalano alcuni casi di automobili BMW alle quali è stato asportato il volante. Si è notato che i colpi sono stati accurati, compiuti da professionisti che forse hanno agito su commissione violando le automobili forzando la portiera o infrangendo il finestrino. Non è escluso che gli autori dei furti siano gli stessi che pochi giorni prima avevano agito in via Primo Maggio, mentre cercavano di asportare dei catalizzatori, componenti preziosi perché contengono metalli costosi quali Platino e Palladio. Alcuni cittadini hanno visto, verso le 21:30 del 9 febbraio, persone armate di flessibile che agivano con movimenti sospetti e hanno chiamato i Carabinieri. I ladri hanno però capito di essere stati scoperti e sono riusciti a scappare prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine. Il ripetersi di questi episodi ha indotto il nuovo comandante della Polizia locale di Nichelino, Giustino Goduti, a promettere una riorganizzazione del servizio di vigilanza, con una maggiore presenza di agenti sul territorio. Il furto delle marmitte catalitiche è un altro classico nel settore degli autoricambi rubati e notizie di questo tipo di reato sono arrivate per esempio dalla Sicilia.
Nicodemo Angì
