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martedì, 16 Dicembre 2025

Peugeot 107 e Peugeot 1007: due visioni opposte di citycar a vent’anni dal debutto

Peugeot 107

Nel 2005 Peugeot sceglie una strada inusuale per affrontare il tema della mobilità urbana: invece di puntare su un solo modello compatto, propone due vetture profondamente diverse per filosofia, contenuti e pubblico di riferimento. Peugeot 107 e Peugeot 1007 nascono nello stesso anno ma sembrano appartenere a mondi lontani, come se il marchio francese avesse voluto esplorare contemporaneamente due futuri possibili della citycar.

Da una parte c’è l’auto essenziale, leggera e accessibile, pensata per semplificare la vita in città; dall’altra un progetto ambizioso, tecnologico e ricco di soluzioni fuori dagli schemi, che prova a ridefinire il concetto stesso di compatta urbana. Due interpretazioni antitetiche che raccontano molto del fermento creativo di Peugeot a metà anni Duemila.

Peugeot 107 e Peugeot 1007: minimalismo contro innovazione urbana

La Peugeot 107 rappresenta l’archetipo della citycar pura. Compatta nelle dimensioni, ridotta all’essenziale e progettata per muoversi con agilità nel traffico, nasce all’interno del progetto industriale condiviso con Citroën e Toyota. La leggerezza è uno dei suoi tratti distintivi: massa contenuta, meccanica semplice e costi di gestione ridotti al minimo. Il tre cilindri benzina da 1.0 litro diventa presto il cuore del modello, apprezzato per affidabilità e consumi contenuti, mentre la variante diesel resta una scelta più di nicchia ma estremamente efficiente.

La 107 non promette lusso né soluzioni futuristiche: punta tutto sulla concretezza, su una guida immediata e su una robustezza che nel tempo ne ha consolidato il successo anche nel mercato dell’usato. È l’auto che interpreta la città come spazio da attraversare con praticità, senza fronzoli e senza complicazioni.

Peugeot 1007

All’estremo opposto si colloca la Peugeot 1007, un progetto che osa dove la 107 semplifica. Le porte laterali scorrevoli a comando elettrico, uniche nel segmento, cambiano radicalmente l’approccio all’accessibilità e al parcheggio urbano. L’abitacolo modulabile, i sedili posteriori indipendenti, le possibilità di personalizzazione cromatica e un livello di sicurezza da riferimento testimoniano una chiara ambizione: portare concetti tipici delle monovolume e delle auto premium nel mondo delle compatte.

Anche l’offerta motoristica è più articolata, con unità benzina e diesel di cilindrata superiore e soluzioni tecniche più sofisticate, come il cambio elettroattuato. La 1007 non cerca la massa, ma un pubblico attento a comfort, originalità e contenuti tecnologici, disposto ad accettare dimensioni più generose e un prezzo meno popolare in cambio di un’auto davvero diversa.

A distanza di vent’anni, il confronto tra Peugeot 107 e Peugeot 1007 assume un valore quasi storico. La prima resta un simbolo di semplicità funzionale, ancora oggi apprezzata per la sua affidabilità urbana. La seconda, prodotta per un periodo più breve e senza una vera erede, si è trasformata in un oggetto atipico, capace di attirare l’interesse degli appassionati proprio per la sua unicità. Due strade opposte, un’unica ambizione: ripensare la mobilità cittadina in un momento di profondo cambiamento.

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