Volkswagen è pronta a tagliare fino a 4 miliardi di euro, chiudendo diverse fabbriche.
Tagli che andranno a impattare anche sulla forza lavoro, a rischio è circa il 18% dei posti di lavoro in casa Volkswagen, con stipendi bloccati fino al 2026.
Il crollo delle vendite, in gran parte dovuto a una politica che ha accelerato lo sviluppo di auto elettriche sempre più costose e tecnologiche, non è stato supportato, da una domanda adeguata. Volkswagen ha puntato tutto sull’elettrico, con tutti i rischi annessi.
Nonostante un gran parlare, la Commissione Europea è ferma sulla decisione di vietare la commercializzazione dal 2035, di auto termiche.
Il tutto è stato accompagnato anche dall’azione del governo tedesco, di non incentivare più all’acquisto di EV, il tutto per non favorire le industrie asiatiche, oramai leader incontrastate nei nuovi strumenti di mobilità.
In attesa di vedere le soluzioni di un mercato automobilistico in presa a una crisi epocale, ma anche a un grande cambiamento, il Presidente del Comitato Aziendale Volkswagen, Daniela Cavallo, ha invitato i piani alti a discutere del futuro dell’azienda.
Volkswagen, Mercedes-Benz, Volvo Cars
Volkswagen non è sola anzi, è in ottima compagnia. Porsche, così come Volvo, sta per fare un passo indietro. Ai piani alti del Marchio sportivo tedesco, si pensa di introdurre nuove motorizzazioni ibride. Il primo modello che potrebbe essere nuovamente disponibile con alimentazione ICE è la rinnovata Macan, ora completamente elettrica.
Stessa sorte per Volvo Cars, Il Brand scandinavo aveva annunciato il totale switch all’elettrico nel 2026, un programma poi rivisto e rimandato a quando i tempi saranno più maturi.
Dunque, non solo Volkswagen. La crisi dell’elettrico abbinata all’avanzata dei Marchi Cinesi, ha messo in seria crisi l’industria automobilistica europea. Ora, l’unica cosa da fare è rispondere alla domanda, italiani ed europei vogliono auto termiche e ibrid