Volkswagen ha raggiunto un accordo con i sindacati per il taglio dei costi del personale, l’importo è pari a 10 miliardi di euro, una prima trance pari a 4 miliardi sarà già “raggiunta” nel 2024.
L’obiettivo è rilanciare il brand, il responsabile delle risorse umane, Gunnar Kilian e il CEO del Gruppo Volkswagen, Thomas Schafer, puntano a una maggiore redditività raddoppiando i margini per un ritorno operativo sulle vendite superiore al 6% entro il 2026.
Le misure contenute nel piano “Accelerate Forward” hanno come scopo quello di abbattere i costi del personale di un quinto a cominciare dai costi amministrativi, l’eta di pensionamento è stata così anticipata a 57 anni. Anche per i disabili è prevista l’opzione di uscita.
Volkswagen: bloccate le assunzioni
Ridotti i turni di lavoro e bloccate le assunzioni, Blume, CEO del Gruppo Volkswagen vuole aumentare la solidità finanziaria del Marchio, stabilità messa in crisi dall’auto elettrica, il brand tedesco sta puntando molto sulle EV ma a quanto pare in Europa la famiglia delle ID. (auto elettriche Volkswagen), non è entrata nel cuore degli automobilisti europei.
Stessa sorte anche per Audi, la Casa dei Quattro Anelli ha tagliato oltre 600 contratti.
Il gruppo tedesco vuole ottimizzare costi e prodotti, aumentando così i ricavi, tanti i tagli effettuati anche nel campo dello sviluppo, recentemente era stato annunciato un taglio fino al 50% nei test sullo sviluppo di nuovi modelli, in tal senso l’intelligenza artificiale potrebbe consentire un ulteriore smaltimento di costi elevati.
In Germania dal canto suo, il governo ha sospeso i bonus sulle auto elettriche, il Gruppo VW si farà carico del bonus sulle EV ordinate entro il 15 dicembre, un ulteriore inciampo verso un mercato, quello delle elettriche, ancora acerbo ma non maturo nonostante la stragrande maggioranza delle case automobilistiche stiano investendo tanto.
