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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Il mercato auto europeo frena: immatricolazioni in calo

    Mercato Auto, in Europa crollano le vendite

    L’anno nuovo inizia in salita per mercato auto in Europa. Dopo un 2024 di crescita moderata, gennaio 2025 segna una battuta d’arresto, con un calo delle immatricolazioni del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

    Secondo i dati diffusi dall’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA), la flessione ha colpito i principali mercati dell’Unione Europea. La Francia ha registrato un calo del 6,2%, seguita dall’Italia con una contrazione del 5,8% e dalla Germania, in ribasso del 2,8%. A pesare su questo rallentamento sono fattori come l’incertezza economica, l’inflazione persistente e l’attesa di incentivi più vantaggiosi per l’acquisto di veicoli elettrici.

    Tra i grandi costruttori, Stellantis ha subito il contraccolpo più significativo, con un calo delle immatricolazioni del 16% rispetto a gennaio 2024. Il gruppo, nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha risentito della debole domanda in alcuni mercati chiave e delle difficoltà nella transizione verso l’elettrificazione della gamma.

    Mercato auto elettriche in controtendenza: vendite in crescita del 34%

    Nonostante la contrazione generale del mercato, le auto elettriche a batteria (BEV) registrano un’importante crescita. A gennaio 2025, le immatricolazioni di BEV sono aumentate del 34%, raggiungendo 124.341 unità e conquistando una quota di mercato del 15%.

    Il boom è trainato soprattutto dalla Germania, con un incremento del 53,5%, seguita dal Belgio (37,2%) e dai Paesi Bassi (28,3%). Complessivamente, questi tre Paesi hanno rappresentato il 64% delle nuove immatricolazioni di auto elettriche in Europa.

    Nel 2024, il mercato automobilistico europeo aveva chiuso con un modesto incremento dello 0,8%, per un totale di 10,6 milioni di veicoli immatricolati, con le auto elettriche che avevano raggiunto una quota di mercato del 13,6%.

    Le prospettive per il settore automotive nei prossimi mesi restano incerte. L’industria è ancora alle prese con le sfide della transizione ecologica, della crisi della supply chain e delle politiche governative sugli incentivi. Tuttavia, gli analisti prevedono una possibile ripresa nella seconda metà dell’anno, grazie all’introduzione di nuovi incentivi e all’arrivo di modelli elettrici più accessibili.

    La sfida per i costruttori sarà trovare strategie efficaci per rilanciare le vendite in un mercato in continua evoluzione, affrontando al contempo la crescente concorrenza e le pressioni normative.

     

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