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sabato, 14 Giugno 2025
  • Mercato auto, a settembre calano le richieste

    Mercato auto, a settembre calano le richieste

    Il mercato auto accusa un pesante calo, nel solo mese di settembre 2024 è calato del 4,2% rispetto allo stesso mese del precedente anno.

    Nei primi nove mesi del 2024, le auto immatricolate in Europa sono state 9.779.605 unità, in rialzo di appena l’1% rispetto all’anno precedente.

    Pesante la battuta di arresto delle auto elettriche a batteria e alla spina, il crollo è del 60,1%. In Italia le EV perdono il 46,7%, mentre le ricaricabili (BEV e PHEV) perdono il 7,3%.

    Mercato auto, la Commissione Europea conferma i dazi doganali

    Confermati anche i dazi doganali. La Commissione Europea ha prolungato la “barriera economica” alle auto elettriche cinesi.

    In Europa, è l’Italia ad accusare il calo delle immatricolazioni auto più alto (-7%), seconda solo alla Francia (-11,1%). Terzo è il mercato tedesco che crolla del 7%. In recupero la Spagna (+6,3%) e il Regno Unito (+1%).

    Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA: “Nel mese di ottobre, tre major market su cinque (incluso UK) mantengono una variazione negativa: -11,1% la Francia, -10,7% l’Italia e -7% la Germania. In recupero, invece, i mercati di Spagna (+6,3%) e Regno Unito (+1%).
    A settembre, nell’area UE-EFTA-UK, la quota di penetrazione delle vetture ‘variamente elettrificate’ – ovvero auto ibride ‘tradizionali’, auto elettriche a batteria (BEV) e auto ibride plug-in (PHEV) – è pari al 60,1%, mentre quella delle sole auto ‘alla spina’ (BEV e PHEV) è del 26,4%. In Italia, nel mese, le elettrificate pesano per il 46,7%, mentre la quota delle sole ricaricabili (BEV e PHEV) è di appena il 7,3%.
    Con i risultati poco brillanti del terzo trimestre, l’ingresso nell’ultimo trimestre dell’anno è ancora più debole del previsto e si ipotizza una chiusura del 2024 intorno a 12.700.000 immatricolazioni, con un ribasso che potrebbe arrivare fino all’1,5% rispetto al 2023.
    Riguardo al contesto competitivo in cui il mercato si muove, il voto del Comitato Difesa commerciale dell’UE sui dazi cinesi ha recentemente confermato le tariffe provvisorie già note con l’intento di ristabilire condizioni di parità a livello commerciale. Questo, tuttavia, riguarda solo un aspetto del quadro competitivo del settore automotive europeo, che necessita soprattutto di una strategia industriale globale per affrontare la transizione energetica, che garantisca l’accesso alle materie prime critiche, l’approvvigionamento energetico a costi accessibili, un quadro regolatorio coerente, uno sviluppo appropriato della rete di ricarica elettrica e di rifornimento per i carburanti a basso impatto ambientale”.

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