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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • MedDiet: le due sponde del Mediterraneo si incontrano a tavola

    Dopo il riconoscimento dell’Unesco come patrimonio dell’umanità, la dieta mediterranea è ora, per la prima volta, al centro di un progetto europeo che coinvolgerà, nell’arco di 30 mesi, 6 Paesi che si affacciano sulle sponde del mare nostrum: Italia, Grecia, Spagna, Egitto, Tunisia e Libano. Capofila dell’iniziativa è Unioncamere, in partnership con il Centro servizi promozionali per le imprese della Camera di commercio di Cagliari, l’Associazione nazionale Città dell’olio, il Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico e dello Jonio ed altri 9 partner dei diversi Paesi coinvolti. Presentata ufficialmente a Roma, l’iniziativa “MedDiet – Dieta Mediterranea e valorizzazione dei prodotti tradizionali”, ha ottenuto il finanziamento di un progetto Enpi Cbc Med il cui budget totale sfiora i 5 milioni di euro e che avrà una durata di 30 mesi a partire dal 1° gennaio 2013. Diverse le linee d’azione previste, tutte orientate a perseguire l’obiettivo specifico di aumentare la consapevolezza della Dieta Mediterranea come parte integrate di uno stile di vita, fatto, come recita la motivazione dei riconoscimento dell’Unesco, di “un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola”, passando attraverso prodotti della terra e del mare, per finire nei nostri piatti. Ma non solo. Perché la Dieta Mediterranea “promuove l’interazione sociale (…) e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, racconti e leggende”. Insomma, un vero e proprio modo di vivere che affonda le sue radici nei saperi dei territori e che ha il suo punto di forza in tanti prodotti alimentari tradizionali che, oltretutto, hanno anche una grande valenza in termini economici. Obiettivo dei promotori è giungere, alla fine di questo percorso, ad un accordo euro-mediterraneo per la promozione e la tutela della dieta mediterranea. E che spinga anche i Paesi che si affacciano sulla riva sud del mare nostrum ad adottare e condividere gli strumenti di tutela riconosciuti a livello europeo ai prodotti agroalimentari, grazie ai quali la Ue oggi vanta ben 1.147 prodotti tutelati e garantiti di cui 251 made in Italy. “La vera forza di questo progetto – sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – sta nel partenariato: una rete delle reti che coinvolge le città dell’olio, le Camere di commercio italiane ed estere, quelle del Mediterraneo, dell’Adriatico e dello Ionio, di Beirut e di Monte Libano, di Messinia e di Tunisi, le associazioni di categoria e gli istituti di ricerca. La rete è un fattore strategico per realizzare il programma di lavoro e per dare un effetto moltiplicativo agli eventi e alle attività che verranno organizzare per coinvolgere milioni di consumatori e di imprese, ma anche le istituzioni politiche dell’intero bacino del Mediterraneo”.

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