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venerdì, 13 Dicembre 2024
  • Kei Car, l’idea del Ministero del Tesoro per abbattere le emissioni di CO2

    Nissan Silence S04 - Kei Car

    Le Kei Car potrebbero contribuire a ridurre le emissioni di CO2, questo il pensiero del Ministero del Tesoro.

    In una nota ufficiale contenuta all’interno del report: “La transizione tecnologica dell’automotive italiano – Analisi della filiera, aspetti tecnologici e strumenti di policy”, il Ministero del Tesoro ha analizzato il panorama automobilistico italiano, sottolineando la difficolta per gli italiani, di accedere all’acquisto di un’auto elettrica, sia per questioni economiche, sia per via della carenza delle infrastrutture.

    Diverse le soluzioni che il Governo segnala al fine dello sviluppo massimo delle EV. Tra le proposte figurano le innovative Kei Car.

    Si tratta di microvetture molto in voga in Giappone, che abbinano i vantaggi dell’elettrico a quelli delle auto vere e proprie, essendo portatrici di una tecnologia avanzata.

    Hanno dimensioni ultracompatte, in genere ben al di sotto dei 3 metri di lunghezza, per una larghezza inferiore agli 1,5 metri.

    Le Kei Car come strumento di mobilità sostenibile

    Elettriche, tecnologiche, sicure, innovative e soprattutto, in grado di diminuire, se diffuse massicciamente, il traffico cittadino, con enorme beneficio per l’inquinamento, la salute dell’ambiente e l’urbanizzazione cittadina.

    Che agli italiani piacciano le microvetture, è un dato di fatto. A Roma circolano praticamente migliaia di smart, così come di Citroen AMI e Fiat Topolino.

    Dunque, la prossima mossa del governo italiano potrebbe essere la disponibilità di un incentivo per l’acquisto di un’auto elettrica con dimensioni compatte, in modo da far rientrare anche le Kei Car.

    Quali i vantaggi delle Kei Car?

    In Giappone è stato dimostrato che il loro utilizzo ha consentito una netta diminuzione del traffico e un conseguente livello più basso di emissioni di CO2. Città più godibili e aria più respirabile, ma anche batterie meno costose, minor dispendio di materiali nobili e ricariche estremamente veloci.

    Dal Giappone potrebbe arrivare una vera soluzione al traffico, alla mobilità sostenibile e alla limitazione delle auto elettriche.

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