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venerdì, 17 Maggio 2024
  • Ecobonus: slittano gli incentivi

    Ecobonus 2024
    Gli ecobonus dovevano essere uno degli incentivi principali per dare una svolta al mercato dell’elettrico in Italia e invece, per le misure finalizzate a rottamare o acquistare auto nuove e meno inquinanti, se ne parlerà probabilmente ad aprile.
    Lo slittamento di circa un mese dell’ecobonus dipende dal prolungarsi delle tempistiche di definizione e approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri.
    È quindi proprio la burocrazia la “responsabile” del ritardo, nonostante il Governo punti su questi ecobonus che ammontano a circa 950 milioni di euro per dare una spinta al mercato delle vetture a propulsione elettrica e quelle a motore endotermico.
    Per far decollare il piano incentivi, oltre al Ministero delle Imprese, sono coinvolti anche i ministeri dell’Economia, delle Infrastrutture e dell’Ambiente ed è necessario quindi che tutti esprimano il loro parere. Infatti l’espressione dei ministeri è importante per definire la questione anche dal punto di vista giuridico e vi è poi il passaggio obbligato alla Corte dei Conti.
    L’obiettivo del Ministro Urso resta comunque quello di portare il decreto in Consiglio dei Ministri durante la prima riunione utile ma nel frattempo ci sono alcune piccole modifiche rispetto al disegno che reso pubblico nel mese di febbraio.

    Ecobonus e il bonus retrofit

    Tra le novità vi sarebbe l’introduzione di un bonus per il retrofit, ovvero per il kit di conversione da benzina a elettrico oppure gpl. Ma questa misura richiede uno stanziamento di 10 milioni di euro.
    Inoltre il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pianificato 50 milioni di euro per le risorse destinate alle società di noleggio a lungo termine, che non hanno potuto usufruire delle rottamazioni avviate negli anni precedenti.
    Nel complesso, per quanto riguarda le utilitarie e le vetture di segmento A, B e C con prezzo di listino fino a 35.000 euro IVA esclusa e motorizzazione endotermica con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2, il piano prevede incentivi da 1.500 a 3.000 euro per la rottamazione di veicoli Euro 0-4.
    Per le vetture ibride e plug-in con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2 e costo massimo di 45.000 euro, i bonus variano da 4.000 a 8.000 euro (senza rottamazione), e da 5.000 a 10.000 euro per i beneficiari con un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro.
    Le maggiori incentivazioni, come richiesto dalle case automobilistiche, sono riservate ai veicoli a trazione elettrica con emissioni fino a 20 grammi per chilometro, sempre con un limite massimo di acquisto di 35.000 euro.
    In questo caso, i contributi vanno da 6.000 euro per chi non deve rottamare un veicolo fino a 11.000 euro, aumentando fino a 13.750 euro per coloro con un ISEE inferiore a 30.000 euro.
    Al momento restano però le incertezze e, concessionari e clienti sono piuttosto disorientati con un mercato che almeno per il momento non decolla e resta al palo.
    A cura di Valeria di Giorgio 
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