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giovedì, 13 Febbraio 2025
  • Donald Trump, nel mirino le auto europee?

    Donald Trump, nel mirino le auto europee?

    L’elezione di Donald Trump e le sue prime mosse alla Casa Bianca stanno sollevando preoccupazioni significative nel settore automobilistico europeo. Tra minacce di dazi sulle importazioni dall’Europa e un cambio di rotta deciso sulle politiche legate ai veicoli elettrici (EV), il futuro delle case automobilistiche europee sul mercato statunitense appare incerto e pieno di ostacoli.

    Uno dei primi ordini esecutivi firmati da Donald Trump riguarda l’eliminazione del “mandato sui veicoli elettrici”, ossia l’obiettivo – non vincolante – di portare le vendite di auto elettriche al 50% del mercato entro il 2030. Questo target era stato fissato dall’amministrazione precedente come parte degli sforzi per combattere il cambiamento climatico e promuovere l’innovazione tecnologica nel settore automobilistico. Tuttavia, Trump ha ribaltato questa politica, affermando di voler “promuovere una vera scelta da parte dei consumatori”.

    Trump ha deciso di eliminare gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici, che potevano raggiungere fino a 7.500 dollari, e i bonus per l’installazione di colonnine di ricarica.

    Inoltre, tutti i fondi stanziati tramite l’Inflation Reduction Act del 2022 e l’Infrastructure Investment and Jobs Act per supportare la transizione verso l’elettrificazione sono stati sospesi. Questi tagli non solo rallentano l’adozione di veicoli elettrici negli Stati Uniti, ma mettono anche in difficoltà le case automobilistiche europee che puntavano su questo segmento per competere nel mercato americano.

    Se sul fronte interno Trump ha preso di mira le politiche sui veicoli elettrici, sul piano internazionale il tycoon ha annunciato l’intenzione di rivedere gli accordi commerciali per “tutelare i lavoratori americani”.

    Questo si traduce nella possibilità concreta di introdurre dazi sulle auto importate dall’Europa, colpendo direttamente i principali produttori europei come Volkswagen, BMW, e Mercedes-Benz.

    “Costruiremo auto negli Stati Uniti a una velocità che nessuno poteva sognare anni fa,” ha dichiarato Trump, sottolineando la volontà di incentivare la produzione nazionale e scoraggiare l’importazione di veicoli stranieri. Una simile politica protezionistica potrebbe avere ripercussioni significative sulle esportazioni europee, aumentando i costi per i consumatori americani e rendendo i veicoli europei meno competitivi”.

    L’industria automobilistica europea rischia di subire un doppio colpo: da un lato, la perdita di incentivi e il rallentamento della transizione verso l’elettrico negli Stati Uniti riducono le opportunità di crescita per i modelli EV; dall’altro, l’introduzione di dazi rende più costoso esportare veicoli tradizionali. Questo scenario potrebbe costringere le case automobilistiche europee a rivedere le loro strategie per il mercato statunitense, investendo maggiormente nella produzione locale o diversificando i mercati di riferimento.

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