Stellantis stringe un accordo con Controlled Thermal Resources per la produzione e fornitura di batterie al litio a basse emissioni.
Entro il 2030 il Gruppo Stellantis lancerà oltre 25 veicoli elettrici completamente nuovi, mentre entro il 2030 aggiornerà il 50% della sua gamma, l’accordo di fornitura prevede dunque la fornitura di materie prime necessarie alla produzioni di nuovi pacchi batterie.
Il progetto Hell’s Kitchen di CTR è alquanto originale e futuristico, perché prevede il recupero del litio dalle salamoie geometriche utilizzando energia rinnovabile e vapore per produrre litio per batterie in un processo integrato a ciclo chiuso, ciò consente la notale eliminazione dei bacini di evaporazione delle salamoie.
Stellantis: Dare Forward 2030
Carlos Tavares CEO Stellantis ha dichiarato: “Nella lotta contro il riscaldamento globale, il rafforzamento della filiera per i veicoli elettrici a batteria è assolutamente cruciale per sostenere le nostre ambizioni di elettrificazione. Garantendoci una fornitura di litio rilevante, competitiva e a basse emissioni di carbonio da vari partner in tutto il mondo saremo in grado di realizzare i nostri piani per la produzione di veicoli elettrici in modo responsabile”.
Un accordo tra Stellantis e CTR decennale, che consentirà una fornitura fino a 25.000 tonnellate di idrossido di litio entro l’anno.
Una partnership fondamentale che rientra nell’ambizioso piano strategico “Dare Forward 2030”, il programma del colosso automobilistico che prevede di produrre ben 5 milioni di auto elettriche entro il 2030, raggiungendo così una quota con i BEV fino al 50% della produzione totale.
La CTR produrrà idrossido di litio e carbonato di liti per le batterie unitamente all’energia geotermica necessaria per i siti produttivi presenti in California.
Marco Lasala
