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sabato, 20 Aprile 2024
  • Formazione ZF sull’alta tensione; le auto elettrificate sono qui!

    Formazione ZF sull'alta tensione; le auto elettrificate sono qui!Formazione ZF sull’alta tensione, un programma necessario

    L’evoluzione dell’automotive si rispecchia, ovviamente, anche sull’aftermaket ed è per questo che nasce la formazione ZF sull’alta tensione: le automobili elettrificate impongono infatti delle conoscenze particolari. Partiamo dai numeri: già alla fine del 2019  i veicoli elettrificati in Germania erano più di 400.000 mentre nel 2021 in Italia sono state immatricolate 495.376 veicoli di questo tipo. È vero che molte di queste hanno batterie a 48 e persino a 12 volt, come la Panda Hybrid, la citycar ibrida più venduta in Italia: tensioni di questo tipo non creano grandi difficoltà ma la batteria al Litio è comunque un componente che richiede precauzioni particolari. Basta però pensare a una compatta come la Yaris per trovarsi di fronte a battery pack da circa 140 volt per non parlare delle elettriche pure che sfondano di slancio il tetto dei 400 volt per capire la necessità di una formazione mirata.

     

    La formazione ZF sull’alta tensione ha vari step

    La formazione sull’alta tensione di ZF Aftermarket è fatta di e-learning coordinato e formazione pratica e mira a conseguire un apprendimento ottimale con tempi di frequenza relativamente ridotti e quindi costi inferiori e minima sottrazione di tempo al lavoro. La normativa di riferimento è quella dell’Ente assicurativo tedesco contro gli infortuni (DGUV) ed è identificata dalla sigla DGUV 200-006: ‘Qualificazione per lavori su veicoli con sistemi ad alta tensione’. Queste regole si dividono nei due importanti campi del lavoro nello sviluppo e nella produzione in fabbrica e di quello sui veicoli della produzione di serie, cioè reti ufficiali e operatori aftermarket.  La DGUV ha identificato tre aree nelle quali si applicano le norme sulla formazione diverse, con la prima che si riferisce ad attività fattibili anche dal conducente in quanto non interessate dall’alta tensione, dal rifornimento alla sostituzione di una spazzola tergicristallo.

     

    Attività più articolate nella formazione ZF sull’alta tensione

    L’area successiva richiede già una preparazione maggiore perché anche se si lavora su automobili con impianti a 12 e 48 volt, per la meccanica e/o l’impianto elettrico del veicolo, eventuali danneggiamenti dei componenti in tensione potrebbero portare a situazioni rischiose, quali la formazione di archi elettrici. Lo step successivo vuole preparare alla risoluzione dei problemi più complessi, quali la rimozione e l’installazione di componenti ad alta tensione. Questo richiede circa 10 ore di formazione ma vale per i cosiddetti veicoli a sicurezza intrinseca, ossia autovetture non danneggiate. Il lavoro su veicoli non intrinsecamente sicuri, quali quelli commerciali o veicoli coinvolti in incidenti, richiede circa 40 ore di formazione se l’addetto ha già conoscenze di ingegneria elettrica automotive, l’addestramento come tecnico meccatronico). Il lavoro su componenti ad alta tensione come la sostituzione delle celle della batteria richiede ulteriori, perfezionate qualifiche. Questo dimostra che, oggi più che mai, la formazione è uno degli ‘attrezzi’ più potenti dei quali dispone l’operatore aftermarket: per fortuna TÜV Italia può certificare le capacità di operare sull’alta tensione con un processo accreditato a livello internazionale.

     

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