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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Da ZF, la potenza computazionale per la mobilità di domani

    Potenza computazionale per la mobilità di domani: la mission di ZFPotenza computazionale per la mobilità di domani: la mission di ZF.

    In occasione dello IAA, con il motto “Next Generation Mobility. Now.”, ZF si concentra su una tecnologia già disponibile oggi per i veicoli di prossima generazione. La versione più recente del super computer ZF ProAI gioca un ruolo importante in tale ambito: offre potenza computazionale personalizzata per pressoché ogni piattaforma veicolare e ogni livello di automatizzazione.

    Digitalizzazione, connettività e guida autonoma senza emissioni: la mobilità si sta ridefinendo, il ruolo di ZF

    Tendenza accelerata e rafforzata a seguito dell’epidemia di Covid 19. Il “tempo di attesa” del domani si è ridotto e il futuro automotive sta già prendendo forma nei piani dei costruttori relativi ai modelli – guidato dai trend di crescita di un mercato interessato a una mobilità intelligente, elettrica, autonoma, sicura e sostenibile. ZF si sta allineando a tale richiesta. “Il nostro obiettivo strategico è quello di fornire tecnologia per la ‘Next Generation Mobility’,” spiega Torsten Gollewski, Executive Vice President Autonomous Mobility Systems di ZF. Ed aggiunge: “Abbiamo già tutte le tecnologie necessarie per i futuri concept veicolari e di mobilità.” Queste includono computer ad alte prestazioni, software, sensori e attuatori, e connettività per i servizi di mobilità.

    ZF ProAI: flessibile e scalabile

    Il cuore delle nuove architetture veicolari E/E è costituito da super computer, utilizzabili come controller centrali, di dominio o di zona. Qui è dove entra in gioco ZF con il computer ZF ProAI, che sarà presentato per la prima volta in Europa in occasione del prossimo IAA.  ZF ProAI, che vanta un aumento di potenza computazionale del 66%, consuma fino al 70% in meno di energia. mLe capacità di Intelligenza Artificiale di ZF ProAI sono ottimizzate per il “deep learning” e rappresentano una base importante per lo sviluppo di ulteriori funzioni legate alla sicurezza. Il computer assicura la fusione a 360°, basata su una GPU (unità di elaborazione grafica), di tutti i dati disponibili dai sensori, tra i quali i dati di misura ambientali provenienti da telecamere, radar, LiDAR e audio pattern. mInoltre, la nuova generazione di ZF ProAI è persino più compatta e richiede quindi meno spazio per l’installazione. Anche se si tiene in considerazione il raffreddamento – raffreddamento passivo, ad acqua o ad aria, a seconda delle prestazioni richieste – la maggior parte dei modelli di ZF ProAI presenta le stesse dimensioni standard: 24x14x5 cm. In accordo con quelli che sono gli standard automotive, la parte interna high-tech è progettata per assicurare la massima resilienza e affidabilità anche in condizioni estreme e offre i meccanismi di sicurezza più recenti per contrastare eventuali minacce informatiche. Grazie al design modulare, il super computer può essere dotato di differenti varianti di “System-on-Chip” (SoC), cioè di processori di costruttori diversi, a seconda dei requisiti cliente. Può funzionare con software ZF o di terze parti. La presenza di connettori standard e la possibilità di collegare insieme diverse unità ZF ProAI ne garantiscono la flessibilità di utilizzo e l’installazione su qualsiasi tipo di veicolo.

    Il computer ad alte prestazioni di ZF offre una capacità computazionale flessibile compresa tra 20 e 1000 teraOPS

    Viol dire fino a 1 quadrilione di operazioni al secondo. Considerando anche le diverse opzioni per il raffreddamento, i costruttori automotive possono trovare con un solo tipo di ECU una soluzione su misura per tutte le loro piattaforme veicolari, applicazioni software e architetture E/E. A tutto vantaggio di efficienza e risparmio nei costi complessivi. Da notare che ZF si è già aggiudicata per ZF ProAI due importanti commesse, sia nell’ambito delle autovetture sia in quello dei veicoli industriali, con l’avvio produttivo di serie del computer centrale a partire dal 2024.

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