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sabato, 27 Luglio 2024
  • Biocarburanti per auto storiche: la prova con una Lancia Stratos

    Biocarburanti per auto storiche

    Biocarburanti per auto storiche, il team di Ruoteclassiche in collaborazione con Automotoclub Storico Italiano, ha effettuato una prova inedita.

    Protagonista indiscussa di questa prova è uno splendido esemplare, perfettamente conservato, della Lancia Stratos, modello conservato nella Collezione ASI Bertone. I carburanti innovativi come il biocarburante,  sono realizzati utilizzando parti di scarto delle lavorazioni agricole additavate e mescolate alla normale benzina.

    I biocarburanti permettono un risparmio di CO2 fino all’80%. Proprio per questo vengono creati per diminuire le emissioni e sono spesso mescolate alla benzina normale.

    L’anidride carbonica emessa allo scarico della vettura che li utilizza è per buona parte bilanciata da quella assorbita durante la coltivazione di terreni, piante e qualunque altro elemento presente in quegli scarti che danno poi origine al biocarburante stesso.

    Lungo il Centro Prove di Quattroruote, la Lancia Stratos alimentata con biorcaburante non ha messo in luce variazioni sostanziali nel passaggio da un carburante all’altro.

    Da segnalare che conio biocarburante, è migliorata la sua velocità massima, risultato ottenuto probabilmente per via del numero di ottano più elevato ed a una migliore combustione del biocarburante.

    Test emissioni allo scarico: promosso il biocarburante

    Anche nei test sulle emissioni di scarico, prove effettuate in un laboratorio situato presso la sede di San Donato Milanese, i risultati sono stati interessanti.

    Nel ciclo urbano, la Lancia Stratos alimentata con biocarburante ha emesso fino al 26& in meno di monossido di carbonio.

    Questa prova dimostra non soltanto che questi prodotti rappresentano la soluzione più immediata per ridurre l’impatto ambientale delle automobili storiche, ma anche che l’intero mondo heritage si sta correttamente sensibilizzando al tema della transizione ecologica, pur nella consapevolezza che la percentuale di sostanze inquinanti emesse dalle proprie auto d’epoca rispetto al totale annuo è davvero esiguo. C’è da sperare che tale innovazione sia ben accolta e sostenuta anche dalle istituzioni, che purtroppo ancora troppo spesso sembra non vedano di buon occhio questo mondo” commenta Gian Luca Pellegrini, direttore di Ruoteclassiche.

    Prosegue senza sosta il percorso virtuoso di ASI verso il futuro del settore – sottolinea il Presidente ASI Alberto Scuroe grazie al lavoro della nostra Commissione ASI Green ci stiamo focalizzando su un tema fondamentale: quello della sostenibilità. Abbiamo già dimostrato, numeri ufficiali alla mano, che i veicoli di interesse storico e collezionistico certificati in Italia hanno un’influenza residuale sulle emissioni e per fare ancora di più abbiamo avviato studi approfonditi sui carburanti alternativi: il futuro è già qui, noi vogliamo farne parte perché i veicoli storici non sono un problema ma una ricchezza per il Paese e devono poter continuare a circolare”.

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